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I bambini adottati in Congo arriveranno domani mattina a Roma

L’aereo con a bordo i 31 bimbi provenienti da Kinshasa è atteso per le 9.45 a Ciampino. I bambini da mesi aspettano di poter ricongiungersi con i genitori adottivi dopo un blocco del rilascio dei nulla osta deciso dalle autorità congolesi.
A cura di Susanna Picone
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Arriveranno domani mattina a Roma i bambini congolesi adottati da famiglie italiane che da mesi stavano aspettando di ricongiungersi con i loro genitori. Il loro aereo atterrerà all’aeroporto di Ciampino alle 9.45: ad accompagnare i bambini, in rappresentanza del governo, ci sarà il ministro Maria Elena Boschi. La notizia è stata comunicata da Palazzo Chigi, a poche ore dal tweet del premier Matteo Renzi che aveva annunciato lo sblocco della controversa vicenda. Si tratta di una storia che va avanti da mesi, con 24 coppie che pur avendo completato l'iter adottivo non hanno ancora potuto portare a casa i loro figli perché mancava il nulla osta da parte delle autorità congolesi. Lo scorso settembre Kinshasa aveva infatti deciso di sospendere per un anno il rilascio del nulla osta per tutte le adozioni internazionali e in seguito a ciò da novembre a gennaio i genitori adottivi italiani erano rimasti bloccati in Congo senza poter  tornare in Italia con i propri bambini. Le famiglie italiane erano poi tornate senza i figli ed ora, dopo mesi di trattative tra i due governi, finalmente è arrivata una conclusione positiva.

La gioia dei genitori dei bambini – Massimo De Toma, uno dei genitori dei bambini congolesi, ha parlato all’Ansa dell’impegno delle istituzioni in una situazione complessa e ha raccontato l’attesa e la gioia per l’arrivo dei piccoli: “Stiamo preparando una grande festa. Anche se, conoscendo bene il Paese di provenienza, aspettiamo di vederli. Ognuno di noi nelle proprie case sta preparando una grande accoglienza per bambini che vedranno per la prima volta il nostro Paese. Ricordiamo però che si tratta di bambini abituati a non avere niente e che probabilmente rimarranno anche un po' storditi. Quindi cerchiamo di preservarli, nonostante il nostro grande entusiasmo”.

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