Hieronymus Bosch a 500 anni dalla morte: le grandi esposizioni in Europa
Ad agosto ricorreranno 500 anni dalla morte del pittore olandese Hieronymus Bosch: un personaggio enigmatico, tanto quanto i suoi celeberrimi dipinti pieni di figure ambigue e mostri diabolici, che hanno incuriosito e animato l'immaginario popolare della sua epoca e ancora oggi non smettono di stupire. La sua interpretazione della realtà rimane ancora per certi versi un mistero, ma la produzione pittorica di Bosch è riconosciuta a livello internazionale come una delle più affascinanti e ricche della storia dell'arte. In occasione del quinto centenario della sua morte è stato attuato un grande intervento di restauro che ha coinvolto le opere più celebri conservate nei più famosi musei d'Europa, e per la prima volta in assoluto, da Venezia a Madrid passando per l'Olanda, si preparano grandi restrospettive dedicate al visionario artista olandese.
I polittici di Venezia
Il viaggio nell'arte del visionario pittore olandese inizia da Venezia, dove molto probabilmente Bosch soggiornò nei primi anni del Cinquecento. Presso le Gallerie dell'Accademia, dal 16 gennaio al 7 febbraio, è possibile ammirare la serie delle "Quattro visioni dell'aldilà" e il Trittico di Santa Liberata, mentre a partire dalla seconda metà di maggio verrà esposto il Trittico degli Eremiti, attualmente in fase finale di restauro. In autunno tutti e tre i dipinti saranno protagonisti di una mostra a Palazzo Ducale, ma prima intraprenderanno un tour internazionale che le porterà in Olanda, per la prima retrospettiva interamente dedicata al genio enigmatico di Bosch, e poi in Spagna, dove saranno esposte al Museo del Prado, a Madrid, dal 31 maggio all’11 settembre 2016.
La grande mostra in Olanda
Si prosegue con la grande mostra in programma dal 13 febbraio all'8 maggio 2016 al Noordbrabants Museum di ‘s-Hertogenbosch, città natale del pittore. "Jherenimus Bosch. Visioni di un genio" è il titolo della prima retrospettiva dedicata interamente all’artista olandese: le opere provengono dalle collezioni più importanti del mondo e molte, come i polittici di Venezia, sono state restaurate appositamente per l’occasione grazie al contributo del Bosch Research and Conservation Project e al Getty Museum di Los Angeles.
Charles de Mooij, direttore del Noordbrabants Museum, ha così annunciato il grande evento: "Hieronymus Bosch è il più importante e più autentico interprete dell'epoca medioevale che i Paesi Bassi abbiano generato. È magnifico pensare che nel 2016 sarà possibile ammirare la maggior parte delle sue opere a ‘s-Hertogenbosch, la città che gli ha dato i natali. Altrettanto straordinaria è la possibilità offerta a una nuova generazione di conoscere la sua opera, unica sotto ogni aspetto".
Per la prima volta riuniti in un'unica mostra 20 dipinti, 19 disegni e diversi trittici e pannelli provenienti dalle grandi collezioni internazionali, come quelle del Prado di Madrid e del Metropolitan di New York: tra i capolavori presenti, l'Estrazione della pietra della follia e le Tentazioni di Sant'Antonio.
Al Museo del Prado
Il re Filippo II fu un appassionato collezionista dei lavori di Hieronymus Bosch, e la Spagna è oggi il paese che in assoluto possiede il maggior numero di opere del pittore olandese, conservate al Museo del Prado e al Monastero dell'Escorial a Madrid.
Tappa obbligata di questo 2016 dedicato a Bosch è proprio il Prado, che a fine maggio ospiterà una grande esposizione: si potrà osservare da vicino il "Giardino delle delizie" e la "Salita al Calvario", insieme a 65 opere tra dipinti e disegni, che giungeranno da tutto il mondo a Madrid in primavera. Il Prado sta realizzando anche un film documentario dedicato al grande maestro del secolo d’oro olandese e ai suoi stravaganti capolavori.