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Guida minima alle primarie del centrodestra: chi sarà l’erede di Silvio Berlusconi?

Dopo l’addio di Silvio Berlusconi sono in tanti ad ipotizzare quale sarà il futuro del Popolo della Libertà e dell’area che fa riferimento al Cavaliere. Ma soprattutto, chi sarà l’erede politico di Silvio? Ecco qualche ipotesi (in aggiornamento).
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Non è la prima volta che ci troviamo discutere dei nomi che dovrebbero raccogliere l'eredità politica di Silvio Berlusconi. E non è la prima volta che ragioniamo in virtù di uno degli annunci – spot del Cavaliere. Questa volta, ovviamente, la sensazione è che siamo di fronte ad un cambiamento epocale, alla rinuncia definitiva di Silvio Berlusconi a guidare il centrodestra. Un atto dovuto, in pratica, ma comunque un momento di svolta, che pare la strada ad una ristrutturazione del campo del centrodestra e all'ascesa di nuove figure. Evidentemente è ancora presto per capire come evolverà la situazione e come avverrà quel riposizionamento dei soggetti sullo scacchiere politico, tuttavia sono in molti ad aspirare al "trono lasciato vacante dal Cavaliere". E solo in pochi sono già usciti allo scoperto.

Daniela Santanché – l'ex candidata alla Presidenza del consiglio con "La Destra" è una delle persone più vicine a Berlusconi ed ha già annunciato la volontà di candidarsi in prima persona alle primarie. Anzi, come confida all'Huffington Post, avrebbe già pronto il simbolo e lo slogan: una mela, con una campagna dal titolo "Me-la mangio, Me-la voto". E non è uno scherzo. Ovviamente correrà come rappresentante delle "amazzoni" del Pdl, o meglio, delle fedelissime del Cavaliere che solo qualche giorno fa spingevano perché l'ex premier tornasse ad impegnarsi in prima persona ed azzerasse il gruppo dirigente del partito. E, anche per questo, la pasionaria della destra italiana non godrà certo dei favori degli alti dirigenti pidiellini.

Angelino Alfano – L'enfant prodige del centrodestra è probabilmente colui che ha avuto il ruolo più ingrato nell'ultima fase politica. Tenere insieme i cocci del Popolo della Libertà tra personalismi, correnti, tentativi di delegittimazione e crollo dei consensi. Il segretario ha fatto il possibile, cioè poco secondo i suoi tanti detrattori. Tuttavia non rinuncerà a candidarsi alle primarie, a meno di un tracollo nel test delle elezioni regionali in Sicilia, sul quale si gioca gran parte della sua credibilità.

Giancarlo Galan – L'ex ministro ha fatto sapere che sarà presente alla competizione, per difendere quelle idee liberali che sono state il fulcro dell'azione stessa di Berlusconi, "il più grande innovatore della storia italiana". Per il momento non è ancora chiaro chi potrebbe sostenerlo, visto e considerato l'astio nei suoi confronti degli ex An (che hanno un peso non trascurabile nel partito). Anche se lui ci avverte preventivamente: "Sono come Barack Obama, senza soldi ma con buone idee". Ecco, questa effettivamente ci mancava (e nemmeno questo è uno scherzo).

Corrado Passera – In effetti lo stiamo chiamando in causa da un po' di tempo a questa parte, nonostante il ministro dello Sviluppo Economico non abbia mai anticipato la volontà di candidarsi a guidare il centrodestra. Eppure una serie di ragioni ci spinge ad ipotizzare che possa essere il candidato ideale per quell'area dei moderati che faticosamente sia Alfano che Casini (e non solo) stanno cercando di ricostruire, sia pure con intenzioni e modalità diverse. Certo è che Passera difficilmente accetterebbe il salto nel buio delle primarie.

Vittorio Sgarbi – Poteva mai mancare un outsider del calibro di Vittorio Sgarbi alle primarie del centrodestra? In effetti, già qualche mese fa il critico d'arte, nonché ex parlamentare, aveva annunciato di essere pronto a presentarsi alle elezioni politiche del 2013 con il suo "Partito della Rivoluzione". Ora fa sapere di essere intenzionato a correre per la leadership del centrodestra: "Mi candido in qualità di leader del Partito della rivoluzione solo nel caso in cui si facciano primarie di coalizione". Una precisazione necessaria, dal momento che il suo giudizio sul partito guidato da Alfano resta tranchant: "Non vorrei essere confuso col Pdl che mi sembra una specie di bara dalla quale si è voluto allontanare perfino Berlusconi". Lo spirito giusto, a quanto sembra…

Stefania Craxi – La leader dei "Riformisti Italiani" sarà quasi certamente in campo nel caso in cui il centrodestra tenesse primarie vere e partecipative. "Annuncio fin da ora la mia candidatura alle primarie se esse saranno autentiche, aperte alla più larga partecipazione possibile e non limitate al recinto del Popolo della Libertà": insomma, un outsider di lungo corso pronta a conquistare spazio e visibilità nel caldo inverno del centrodestra. Insomma, con Nencini sicuro dell'accordo con il Partito Democratico e la Craxi pronta alla prova delle urne, la sopravvivenza della rappresentanza "socialista" è garantita anche nella prossima legislatura.

Un elenco parzialissimo, che terremo in costante aggiornamento…

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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