Guerra in Libia, Gheddafi bombarda Misurata e Brega
Continua la guerra civile in Libia sostenuta dall'operazione militare “Odissea all'Alba”, ribattezzata United Protector dalle Nazioni Unite sotto il comando Nato. Ma Muammar Gheddafi sembra imbattibile, dopo una settimana di ritirate strategiche, l'aviazione lealista libica torna a bombardare le città ribelli di Brega e Misurata. Colpito dalle bombe anche un ospedale, mentre cecchini dell'esercito e miliziani sparano sui civili in strada a Brega. I ribelli cedono sul cessate il fuoco, chiedendo in cambio l'esilio di Gheddafi dal paese, proposta respinta dall'esecutivo del Rais: “Non so proprio come altro definirla se non come un’idea folle” dichiara il portavoce del Governo.
Si fa concreta la possibilità che sia uno dei figli del colonnello, il sanguinario Saif al-Islam Gheddafi – molto ben visto da diversi governi occidentali – possa guidare un governo di transizione che possa traghettare il paese verso libere elezioni e verso la compiuta democrazia. Voci di palazzo parlano di un suo emissario arrivato a Londra per colloqui segreti con l'entourage del primo ministro Cameron. La stampa inglese parla anche di contatti stretti tra il figlio di Gheddafi e il governo italiano, proprio in vista della risoluzione del conflitto libico.
Silvio Berlusconi e David Cameron si sono sentiti telefonicamente per discutere delle possibili evoluzioni e soluzione della guerra in Libia. Ma proprio oggi arriva la notizia che i ribelli hanno preso il controllo di Marsa el Brega, dopo la morte di sette civili sotto un bombardamento delle forze della coalizione dei volenterosi.
L'arma segreta che Gheddafi starebbe utilizzando contro l'Europa sono proprio gli immigrati e gli sbarchi clandestini a Lampedusa. In un video mostrato sul portale del Tgcom si vede un gruppo di immigrati trasportati a Tripoli da un trafficante di uomini protetto dalle forze del regime di Muammar Gheddafi. Da Tripoli, gli uomini vengono imbarcati sui famosi gommoni diretti a Lampedusa. Il trafficante afferma che ogni settimana trasporta circa 400 immigrati da far partire per l'isoletta siciliana. In questo modo, il Colonnello starebbe facendo pressione su Italia e Francia.