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Grillo non arretra: “No a iniziative autonome. Parlamentari applichino il programma M5S”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle torna sulla polemica delle ultime ore ribadendo quali sono compiti e ruoli dei “portavoce” in Parlamento.
A cura di Redazione
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Come ben saprete, qualche ora fa Beppe Grillo ha pubblicato un post per sconfessare l'operato dei senatori Buccarella e Cioffi che avevano presentato un emendamento per abolire il reato di clandestinità sancito dall'articolo 10 della legge Bossi – Fini. Immediate erano state le polemiche, con la solita divisione fra coloro che avevano visto nell'intervento del capo politico del Movimento 5 Stelle una ingerenza, un diktat, una vera e propria censura ed il fronte dei fedelissimi che avevano ricordato come il programma del Movimento 5 Stelle non precedesse la cancellazione della Bossi – Fini.

Mentre i senatori grillini sono impegnati in una riunione, a chiarire il quadro è intervenuto ancora Beppe Grillo, con un post in cui si ricordano compiti e ruoli dei cittadini portavoce in Parlamento:

Qualche precisazione sul metodo di relazione tra eletti, iscritti e elettori del M5S per la formulazione di nuove leggi.

1. L'eletto portavoce ha come compito l'attuazione del Programma del M5S

2. In caso di nuove leggi di rilevanza sociale non previste dal Programma, come può essere l'abolizione del reato di clandestinità, queste devono essere prima discusse in assemblea dai proponenti e quindi proposte all'approvazione del M5S attraverso il blog

3. In caso di approvazione, i nuovi punti saranno inseriti nel Programma che sarà sottoposto agli elettori nella successiva consultazione elettorale

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