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Grillo: “Mps peggio di Parmalat e tangentopoli” (VIDEO)

Il comico presente all’assemblea dei soci di Mps ha attaccato il gruppo bancario accusandolo di aver prodotto un buco da 14 miliardi di euro.
A cura di Antonio Palma
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Oggi all'atteso appuntamento dell'assemblea dei soci del Monte Paschi Di Siena per discutere della crisi del gruppo bancario, dopo le operazioni sui derivati, c'era anche il leader del Movimento cinque Stelle Beppe Grillo che da giorni sta accusando la dirigenza di incapacità e di negligenza ma anche di accordi con il Pd. "Se la presidenza avesse un comportamento corretto si dovrebbe chiedere una commissione d'inchiesta, qualcuno ha portato via dei soldi" ha attaccato Grillo, parlando di un buco da 14 miliardi di euro  che, se verificato, ci farebbe piombare in una crisi come quelle "ai tempi di Craxi e Parmalat". Grillo interrotto più volte da Profumo che ha negato il buco di bilancio ha accusato "Profumo è completamente inadatto a gestire questa situazione perché indagato per frode fiscale". Per Grillo del resto neanche l'ex numero uno del gruppo, Giuseppe Mussari, era in grado di gestire una banca perché "non è suo compito ci ho parlato una volta e non sa fare neanche un bonifico".

Chi doveva Controllare? – Grillo si è scagliato anche contro il Pd e gli ex Ds perché "siamo in una distorsione in cui un partito è diventato una banca e una banca è diventato un partito", proponendo una commissione di inchiesta che interroghi gli ex segretari dei Ds e Pd per farsi dire dove sono finiti i soldi. "Chi doveva controllare Mps? la Banca d'Italia, Draghi? "La signora Tarantola che guidava la Vigilanza? La Consob? Tutti che fanno un altro mestiere invece che controllare?" ha attaccato il comico genovese ritenendo inoltre ingiusto l'aiuto del Governo per una banca che "dovrà licenziare migliaia di persone a breve". "Siamo ad uno dei buchi più grossi attualmente in Italia e forse in Europa" ha tuonato Grillo, proseguendo "i soldi ci sono, bisogna fare chiarezza e vedere chi li ha presi". Secondo Grillo chi è responsabile di questa situazione "deve essere giudicato dai cittadini, dai risparmiatori e dai lavoratori che non devono rimetterci una lira né i posti di lavoro".

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