Grillo: “Da napoletano avrei fischiato anch’io l’inno di Mameli”

Continua il #Vinciamonoi Tour di Beppe Grillo nelle diverse città italiane e questa sera è Napoli ad aver ospitato il leader del Movimento 5 Stelle. Grillo è intervenuto sul palco montato in Piazza Sanità, nel cuore della città, per un comizio in vista delle Elezioni Europee del prossimo 25 maggio. Il comico genovese ha aperto il suo comizio facendo riferimento all’ormai noto Genny ‘a carogna, che a suo dire non può essere “responsabile di tutti i mali”. “C'è più da stupirsi di Genny ‘a carogna o di Napolitano che ha ricevuto un condannato?”, ha detto Grillo dal palco rivolgendosi ai presenti della piazza di Napoli. E, parlando ancora di quanto accaduto sabato scorso a Roma in occasione della finale di Coppa Italia, Grillo ha detto che se fosse stato napoletano avrebbe fischiato a sua volta l’inno nazionale: “Fossi napoletano avrei fischiato insieme a loro, avevate inventato tutto e vi hanno portato via tutto. Ma quali fratelli d'Italia, i fratelli della P2, della massoneria, della ‘ndrangheta e della camorra? O i fratelli del Nord, che vi hanno portato tonnellate di rifiuti tossici?”. “Lo Stato italiano qui non lo avete mai visto – ha detto ancora il leader del M5S – e vi ha fatto solo cattiverie”. Parlando del Sud Grillo ha ricordato come lo Stato “si manifesta con un poliziotto antisommossa o con una cartolina nella buca della posta”.

“Strapperemo fiscal compact davanti alla Merkel” – Nemmeno da Napoli Grillo ha salvato il premier Renzi e Berlusconi: “A Renzi non mi va neanche più di prenderlo in giro. Fa le stesse cose di Monti e di Letta”, ha accusato il comico genovese. E parlando dell’Italicum Grillo ha ribadito di poter vincere anche con una legge elettorale fatta dagli altri. Nel corso del suo intervento Grillo ha accennato alla questione Expo di Milano e per quanto riguarda l’Europa ha detto che il M5S andrà a “demolire i trattati” e che “il fiscal compact lo strapperemo gentilmente davanti alla Merkel”. E sul referendum sull’euro: “Chiederemo agli italiani se stare o uscire dall’euro, lo deciderà il popolo italiano e non quattro co… nominati dalle commissioni internazionali”.