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Grecia, Tsipras vince ancora, Syriza al 35,5%. Alleanza con Anel

Il primo ministro uscente in testa cion il 35,5% ma non avrà la maggioranza assoluta dei seggi: probabili le “larghe intese” con partiti di centrosinistra.
A cura di Davide Falcioni
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I RISULTATI DEFINITIVI – Il riepilogo dei risultati a scrutinio praticamente ultimato (99,55%). Syriza 35,47 % (145 seggi) Nea Dimokratia 28,09 % (75) Alba Dorata 6,99 % (18) Pasok 6,28 % (17) KKE 5,55 % (15) Potami 4,09 % (11) Greci Indipendenti 3,69 % (10) Unione centristi 3,43 % (9). L'affluenza è stata del 56,55. Lunedì l'incarico a Tsipras di formare un nuovo governo.

Ore 23.02 – Parla Alexis Tsipras: "Noi siamo duri a morire, ora comincia la lotta. Questa è la vittoria del popolo, di chi sogna un domani migliore". Sono queste le parole con le quali il premier greco ha salutato la vittoria di Syriza. L'alleanza sarà con i greci indipendentisti di destra di Anel che sosterrà il governo con i suoi dieci membri consentendo di raggiungere quota 155 (4 sopra la maggioranza).

Le parole di Tispras: "Voglio ringraziarvi dal profondo del mio cuore per questa grande vittoria. E' stata una battaglia difficile ma abbiamo avuto ragione. Grazie ai giovani per questa battaglia. Il popolo greco ci ha dato un mandato chiaro per i prossimi quattro anni: dobbiamo chiudere con tutto quello che ci tiene inchiodati a ieri. Syriza è dura a morire. Da domani cominciamo la grande battaglia per cambiare i rapporti in Europa. Da domani lavoriamo duramente, per una Grecia dell'uguaglianza e della giustizia sociale, per il bene del nostro Paese".

Piccata la risposta del leader di Nea Demokratia uscita sconfitta: "Ora può fare il governo che crede", con queste parole Meimarakis ha salutato la vittoria di Tispras.


Ore 21.28 – Al 55% dei seggi la situazione non varia Syriza al 35,5%,
i conservatori di Nea Demokratia al 28,1%, terzo partito i neo-nazisti di Alba Dorata con il 7% (secondo il quotidiano Kathimerini, sarebbe stato il partito più votato dai disoccupati con una percentuale pari al 16,6 per cento). A Tsipras mancano 6 seggi per la maggioranza. Si ferma a 145 a fronte dei 151 necessari. I dissidenti diUnità popolare – fondato dai fuoriusciti di Syriza prendono solo il 2,7%, un risultato che costa 4 deputati a Tsipras che vede i suoi rappresentanti in parlamento scendere dai 149 di gennaio ai 145 di oggi.

Ore 20.24 – Quando siamo al 40% delle schede scrutinate il risultato si consolida e vede Tsipras al davanti i conservatori di ND con il 35% dei consensi scaccando di 7 punti gli avversari. Alba Dorata si conferma seconda forza sfondando quota 7% e migliorando il risultato delle precedenti elezioni nelle quali si era fermata al 6%

Ore 19.21 – Dopo lo scrutinio del 13% dei seggi il dato vede  Syriza – il partito del Premier uscente Tsipras –  avanti con il 35% dei voti e ND – il partito conservatore – con al 28,5%. Nella sede di Syriza si canta "Bella Ciao"

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Ore 19.10 – Un secondo exit poll conferma il dato e allarga la forbice a favore di Syriza che si attesta tra il 33 e il 35% staccando Nea Demokratia che si ferma tra il 28.5 e il 30%. Questo risultato vedrebbe la seguente ripartizione dei seggi: SYRIZA 140, ND 77, GD 20, PASOK 17, KKE 16, Potami 11, Ind Gr 9, CU 9.

Ore 18.51 – Voci non confermate attestano l'astensionismo al 53%, dato più alto di sempre per un'elezione politica in Grecia.

Ore 18.39 – Il Ministro Greco delle Finanze è il primo a esporsi pubblicamente: "I risultati degli exit poll dovrebbero essere corretti". Se lo scenario dovesse essere confermato Syriza dovrebbero formare un'ulteriore colazione con Potami e Pasok (il partito socialista greco). Una proiezione della ripartizione dei seggi è disponibile qui

Ore 18.36 – Alba Dorata cresce. Alle precedenti elezioni il partito nazista greco aveva sfondato il muro del 6% diventando la terza forza politica ellenica. Negli exit poll di oggi c'è un ulteriore salto in avanti con un risultato tra il 6.5 e l'8%. Voti ottenuti soprattutto nella fascia più giovane della popolazione, gli under 25 sono il vero bacino elettorale di DA.

Ore 18.19 – Dal quartier generale di Syriza la prima dichiarazione: "Se vinciamo un governo entro tre giorni". Al quartier generale di ND tutto tace per ora, nessuno commenta aspettando i "dati definitivi" che dovrebbero arrivare intorno alle 21. In ogni caso sia l'uno che l'altro partito non avrebbero la maggioranza dei seggi e l'esecutivo greco sarà figlio di una nuova coalizione parlamentare.

Ore 18.12 – I principali istituti di sondaggi ellenici concordano su Syriza tra il 30 e il 35% davanti di pochi punti percentuale sul partito conservatore di Nea Dimokratia (ND – Nuova Democrazia). Il partito di Vangelis Meimarakis sarebbe dietro il partito di Tsipras. Un risultato che sembra essere superiore a quello delle scorse elezioni politiche che videro il partito fermarsi al 27,81%, elezioni che videro la vittoria dell'attuale premier greco Alexis Tsipras

Ore 18.00 – Seggi chiusi in Grecia, i primi Exit Poll vedono Tsipras avanti su Nea Dimokratia. Il leader di Syriza avanti con il 34% dei voti secondo le prime rilevazioni. Il distacco è minimo, il partito di sinistra del Premier uscente si attesterebbe in una forbice tra il 30 e il 35 mentre ND sarebbe tra il 29% e il 33%

Per la terza volta in soli nove mesi la Grecia torna al voto: dopo le elezioni di gennaio che hanno consegnato il governo del Paese a Syriza, e dopo il referendum di luglio sulle misure di austerità, Alexis Tsipras si è dimesso ed ha chiesto ai cittadini di tornare alle urne per affidargli un mandato forte. I sondaggi dicono che potrebbe esserci un testa a testa tra Syriza e Nuova Democrazia, entrambi partiti europeisti. La grande incognita sarà il risultato delle organizzazioni più critiche verso la moneta unica: dai comunisti del KKE alla destra estrema di Alba Dorata, passando per Unità Popolare, formazione nata da una scissione a sinistra di Syriza.

Si recheranno alle urne 9,8 milioni di cittadini: i seggi rimarranno aperti fino alle 17, mentre i primi risultati si conosceranno in serata. Ha già votato Alexis Tsipras: "Sono ottimista. Domani inizia un nuovo giorno". Oltre all'ex premier hanno votato il capo dello stato Prokopis Pavlopoulos, il leader di To Potami Stavros Theodorakis, e l’ex premier di ND Kostas Karamanlis.

La sensazione, tuttavia, è che a trionfare in questa tornata elettorale possa essere l'astensione: i cittadini greci, infatti, sono parsi molto disillusi e distaccati e, dopo il voto del Parlamento sul terzo memorandum, aleggia la convinzione che, chiunque vinca, sia costretto a gestire nuovi tagli, privatizzazioni e misure "lacrime e sangue". Tutti i sondaggi danno Syriza in vantaggio ma le aspettative verso il partito della sinistra radicale si sono decisamente ridimensionate rispetto a soli pochi mesi fa. Non solo: molto probabilmente Tsipras non riuscirà a formare un governo da solo e sarà chiamato a una grande coalizione, molto probabilmente con partiti di centro. L'esecutivo, infatti, avrà di fronte a sé un percorso già determinato: applicare il memorandum tra Atene ed i creditori internazionali che impone nuova austerity in cambio di 86 miliardi di euro di finanziamenti in tre anni.

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