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Grasso: “Tutti vogliono abolire le tasse, noi vogliamo eliminare la mafia tax”

Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali, afferma che mentre gli altri partiti promettono di abolire le tasse, il suo obiettivo è quello di eliminare la ‘mafia tax’, ciò “che la mafia e la criminalità organizzata rubano ai cittadini attraverso la corruzione”.
A cura di Stefano Rizzuti
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In questi giorni di campagna elettorale in cui l’abolizione di alcune tasse è uno dei punti principali affrontati da tutti i candidati, il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso propone l’abolizione di quella che definisce mafia tax: “Tutti dicono di voler abolire le tasse. Per quanto ci riguarda la tassa che vogliamo abolire è la mafia tax”, afferma l’ex procuratore antimafia da Napoli, dove apre la campagna elettorale di LeU.

Grasso definisce la tassa legata alla mafia come la “rendita parassitaria, quel profitto e quelle risorse che la mafia e la criminalità organizzata rubano ai cittadini attraverso la corruzione, il traffico dei rifiuti, i comitati d’affari, gli appalti con le tangenti, le attività di estorsione. Per noi è questa la tassa che dobbiamo cercare di abolire una volta per tutte”.

Il messaggio di Grasso è che “non è possibile che la mafia succhi come un vampiro le risorse dei cittadini” e per liberarsene serve la legalità, “una sfida che ho affrontato per tutta la vita e continuerò a farlo in LeU”, sottolinea. Grasso, parlando della mafia tax, spiega ancora di cosa si tratta: “È quella tassa che i cittadini pagano quando c’è in mezzo la corruzione, comitati d'affari, le tangenti, quando ci sono delle risorse che vengono sottratte ai cittadini con le imprese mafiose che si arricchiscono, portano nei paradisi fiscali i capitali. Tutto ciò significa soldi che vengono sottratti ai cittadini, e noi vogliamo che sia la legalità e la questione morale la base della nostra azione”.

Grasso vuole abolire il Jobs Act

Il leader di Liberi e Uguali commenta le parole di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, sul Jobs Act: “Lui lo vuole tenere in piedi? Ognuno ha le sue opinioni, per noi è qualcosa che bisogna rivedere, cancellare e riformare”. “Dobbiamo dare tutele e dignità al lavoro – insiste il presidente del Senato -. Dobbiamo far sì che non si sia licenziati senza giusta causa, fare in modo che i contratti possano prevedere anche condizioni nei luoghi di lavoro accettabili”. Grasso ribadisce che il lavoro deve essere difeso con “una serie di investimenti, non con dei bonus che non danno sicurezza e stabilità”.

Il no del presidente del Senato ai braccialetti elettronici

Grasso si sofferma anche sulla polemica degli ultimi giorni riguardanti i braccialetti elettronici che Amazon potrebbe applicare sui dipendenti: “Non possiamo lasciare che Amazon metta i braccialetti elettronici ai lavoratori per controllare i loro movimenti, non dobbiamo assolutamente consentire cose di questo genere. È fantascienza. I braccialetti vanno messi in altre situazioni, magari per evitare la detenzione piuttosto che per metterli ai lavoratori”.

Infine, il leader di LeU garantisce che il suo partito non parteciperà a un governo con Salvini e Berlusconi: “Non lavoriamo al dopo, tessendo alleanze dietro le quinte. Non andiamo a Londra per discutere con investitori e rassicurandoli che siamo pronti a qualsiasi governo, come sembra abbia fatto Luigi Di Maio”.

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