Governo, terminate le consultazioni. Napolitano: “Spazio e serenità a chi avrà l’incarico”
20.10 Napolitano: "Risolvere i problemi del Paese" – "Tutte le delegazioni impegnate per risolvere la crisi. Problemi del Paese al centro di chi avrà l'incarico del nuovo esecutivo. Giornata interessante e ricca di stimoli per aiutarmi a decidere […] Ho ritenuto di dover dare la massima rapidità alle consultazioni per poi dare spazio e serenità per i lavori successivi in modo che il Premier incaricato avrà tutto il tempo necessario per i suoi approfondimenti ed interventi" ha concluso il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E con queste dichiarazioni si sono concluse le consultazioni al Quirinale: l'incarico di Presidente del Consiglio potrebbe essere conferito a Matteo Renzi, segretario del Pd, tra domani e lunedì.
20.05 Zanda: "Obiettivo è Governo fino al 2018" – "Totale disponibilità al Governo. Ora c'è un impegno forte per un governo che completi la legislatura e verso il 2018. Il Pd pensa che per superare la difficile situazione del Paese sia necessario che il Pd metta a disposizione tutta la sua forza politica a cominciare dalla persona del segretario che abbiamo indicato al Presidente della Repubblica come Premier" ha dichiarato il capogruppo del Partito Democratico Luigi Zanda.
20.00 Prodi: "A Renzi faccio gli auguri" – "E' un cambiamento. Lo sto guardando con molta attenzione e curiosità. Sono obbligato e lo faccio molto volentieri, gli faccio tanti auguri […] Si parla del nuovo che avanza. Come deve essere il nuovo? Non è mica una questione di età. Il nuovo è sapere cosa succede al mondo, è capire che non è più un gioco di province. E' una sfida mortale" ha sbottato Romano Prodi.
19.55 Guerini: "Nessuna trattativa con Forza Italia" – "Non ci sono contatti o trattative in corso tra il Pd e Forza Italia sul tema della composizione del Governo. Una cosa è il piano delle riforme istituzionali su cui abbiamo avviato un cammino comune, altro è il piano del nuovo governo su cui Pd non ha coinvolto vertici o esponenti di Forza Italia" ha detto il portavoce della segreteria del Pd, Lorenzo Guerini.
19.50 Berlusconi: "Rispetteremo gli impegni" – "Abbiamo espresso stupore e preoccupazione al Capo dello Stato per questa crisi nata fuori dal Parlamento. Noi faremo opposizione responsabile e giudicheremo i contenuti delle leggi" ha dichiarato Silvio Berlusconi che è arrivato al Quirinale alle 18.30. Il Cavaliere, poi, ha aggiunto: "Manteniamo gli accordi sulla legge elettorale e sulle riforme mentre sul Governo interverremo affinché si avvii sulla strada della riduzione dei mali che opprimono i cittadini, cioè oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria".
19.40 Vendola: "Sostengo a Renzi è fantapolitica" – "L'ipotesi di sostegno a un governo Renzi è puramente fantapolitica. Abbiamo rappresentato al Presidente della Repubblica il nostro giudizio negativo sul modo usato per sfruttare l'inquilino di Palazzo Chigi. L'iniziata di Renzi ha prodotto uno spostamento a destra con la resurrezione di Berlusconi" ha ribadito Nichi Vendola di Sel.
19.30 Lupi: "Berlusconi non deciderà le alleanze" – "Saremo noi a decidere se e quando questo centrodestra potrà vincere, con una presunzione, che avremo un voto in più di Forza Italia. Non sarà Berlusconi a decidere" ha detto Maurizio Lupi ai cronisti.
19.20 – Dellai: "Serve tempo per definire i contenuti in maniera precisa" – "Noi prendiamo in parola Renzi, se si deve fare un governo di legislatura bisogna che i contenuti sia definiti in maniera precisa e per fare questo serve il tempo necessario. Questa esigenza abbiamo rappresentato al Capo dello Stato […] Noi avremo un atteggiamento di grande responsabilità anche se ci riserviamo di decidere dopo aver conosciuto il profilo, la composizione e il programma del governo" ha tuonato Lorenzo Dellai a nome dei Popolari per l'Italia
19.10 – Renato Schifani: "Meglio un governo di emergenza e non politico" – "Ci sta a cuore ribadire come la nuova esperienza sarebbe straordinaria, un governo di emergenza e non politico. Dovremo attentamente valutare la possibilità di condivisione di punti programmatici provenienti da coalizioni e aree completamente diverse e contrapposte. Dobbiamo iniziare ancora il cammino del confronto" ha dichiarato Renato Schifani di Ncd.
19.00 – Franceschini: "Nessuna trattativa su senatori di Forza Italia" – "Leggo parole a me attribuite rispetto ad una presunta trattativa con alcuni senatori di Forza Italia. Frasi che non ho mai pronunciato e che sono riferite ad una cosa di cui non so assolutamente nulla e che mi pare comunque prima di fondamento e surreale", queste le parole di Dario Franceschini.
18.25 – Giannini (Scelta Civica): "Da Renzi ci aspettiamo un piano shock" – "Ci aspettiamo un vero e proprio piano shock su occupazione, riduzione della pressione fiscale con una vera aggressione della spesa pubblica e il recupero del mondo produttivo italiano". Lo dice Stefania Giannini, segretaria di Scelta Civica, parlando al Quirinale, dopo le consultazioni con il presidente Napolitano. Al Paese serve "coraggio e ambizione" e "vanno dati segnali molto chiari e forti di discontinuità", conclude.
Ore 17.35 – Alfano (NCD): "Pronti alla nuova fase, ma non vogliamo governo di sinistra" – "Se la nuova coalizione di governo si allargherà a sinistra il Nuovo Centrodestra non ne farà parte", così Angelino Alfano, leader del Nuovo centrodestra, al termine delle consultazioni, spiega il suo punto di vista sulla formazione del governo. Secondo Alfano non si può avere in tempi brevissimi: "Non sono sufficienti 48 ore" dice. Ad ogni modo, "il Nuovo Centrodestra è pronto ad affrontare la nuova fase", ha detto l'ormai ex vicepremier uscendo dall'incontro con Napolitano.
Ore 16.50 – Riprese consultazioni al Quirinale – Con la delegazione del Nuovo centrodestra sono riprese le consultazioni al Colle. Sono a colloquio con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il segretario Angelino Alfano, i capigruppo Maurizio Sacconi e Enrico Costa. Presente anche l'ex presidente del Senato, Renato Schifani.
Ore 16.25 – Hollande chiama Letta – Dopo Barack Obama, Josè Manuel Barroso, Mariano Rajoy e anche un altro leader europeo ha chiamato il dimissionario Enrico Letta. Quello con Francois Hollande, Presidente della Repubblica francese, è stato "un colloquio molto caloroso ed amichevole", si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Ore 14.40 – Grillo: "Decidono tutto un 90enne e un condannato" – Beppe Grillo attacca nuovamente il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un post di commento su quanto sta accadendo al Colle. E in merito all'incontro del capo dello stato con Berlusconi, scrive che decidono "un condannato in via definitiva per truffa fiscale sale dal presidente della Repubblica per discutere il nuovo governo. Incontrerà un signore novantenne e insieme parleranno del tuo futuro". Napolitano è poi paragonato a un "monarca medievale". E sempre a proposito dell Consultazioni, il leader del M5S si esprime così: "Napolitano sta facendo delle consultazioni che dovrebbe per decenza risparmiarci. Un'immensa presa per il culo. Il M5S non parteciperà a questa farsa. Noi consultiamo i cittadini".
"Mi ero fatto un altro film: vincere le elezioni, prendere milioni di voti, battere la destra. Non è il consenso che mi manca: per me, sarebbe stato meglio andare a votare subito; ma non per il Paese. Non era possibile. Non senza legge elettorale: con il proporzionale avremmo avuto le larghe intese a vita. Non senza aver riformato il Senato". Così Matteo Renzi commenta la sua praticamente certa nomina alla presidenza del consiglio. Il Capo dello Stato dovrebbe sciogliere le riserve nelle prossime ore, malgrado alcune indiscrezioni parlino di un tempo leggermente più dilatato. Giorgio Napolitano, infatti, potrebbe riflettere fino a domani, ma difficilmente arrivare a lunedì, quando riaprono i mercati finanziari e potrebbero esserci ripercussioni.
Ad ogni modo stamattina riprendono le consultazioni: la Lega e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di non incontrare il Presidente della Repubblica, affermando che quella in atto non è altro che "una farsa". Napolitano, dal canto suo, ha parlato di "stupore e rincrescimento". Per quanto riguarda Forza Italia la delegazione sarà guidata da Silvio Berlusconi: ciò metterà in non poca difficoltà Napolitano, costretto a dialogare con un ex senatore, condannato per frode fiscale, e che inoltre lo accusa di aver tramato contro di lui. E se Renzi non voleva andare al voto per il timore delle larghe intese, sarà invece proprio su quelle che dovrà fare affidamenti, in particolar modo su Angelino Alfano che in cambio della fiducia ha posto almeno due condizioni: la sua conferma alla vicepresidenza del consiglio e la nomina nell'esecutivo di un "congruo" numero di elementi del Nuovo Centrodestra.