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Governo, Paolo Savona rompe il silenzio: “Voglio un’Europa più forte ma più equa”

Paolo Savona, l’economista indicato come ministro dell’Economia del Governo Conte da Lega e Movimento 5 Stelle, interviene con una nota per rispondere a quanti lo accusano di antieuropeismo: “Voglio un Europa diversa, più forte, ma più equa. Il nostro obiettivo è la riduzione del debito pubblico ma senza austerity”.
A cura di Ida Artiaco
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L'uomo più chiacchierato della politica italiana, Paolo Savona, indicato da Lega e Movimento 5 Stelle come possibile ministro dell'Economia del Governo Conte, rompe il silenzio e replica direttamente a chi lo accusa di antieuropeismo. Lo fa pubblicando una nota, scritta di suo pugno, su Scenarieconomici.it: "Le mie posizioni sono note. Voglio un'Europa diversa, più forte ma più equa", si legge. Savona, nel lungo comunicato, spiega anche di averlo fatto per "chiarire quali sono le mie posizioni sul tema dibattuto e quelle del governo che si va costituendo interpretando correttamente la volontà del Paese", venendo così implicitamente incontro alle richieste del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che già nelle prossime ore potrebbe incontrare Giuseppe Conte per dare il via libera alla formazione del nuovo esecutivo, a più di 80 giorni dalle elezioni politiche del 4 marzo scorso.

"L’azione del Governo – continua ancora Savona – sarà mirata a un programma di riduzione del debito pubblico non già per mezzo di interventi basati su tasse e austerità – politiche che si sono rivelate errate ad ottenere tale obiettivo – bensì per il tramite della crescita del PIL, da ottenersi con un rilancio della domanda interna dal lato degli investimenti ad alto moltiplicatore e politiche di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni". Propone di "creare una scuola europea di ogni ordine e grado per pervenire a una cultura comune che consenta l'affermarsi di consenso alla nascita di un'unione politica". E infine, sottolinea: "Spero di aver contribuito a chiarire quali sono le mie posizioni sul tema dibattuto e quelle del Governo che si va costituendo. Sintetizzo dicendo: Voglio un Europa diversa, più forte, ma più equa".

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