Governo Monti, ora il Pdl vuole anche i sottosegretari tecnici
Dopo aver suggerito (diciamo pure preteso) che i Ministri del governo Monti fossero tutti tecnici, il Popolo della Libertà rilancia, chiedendo a gran voce che ad avere un profilo tecnico siano anche i sottosegretari. Nessun coinvolgimento della politica, dunque. "I sottosegretari li analizzeremo uno per uno e faremo loro gli esami del sangue, e basta bigliettini" fa sapere da Milano l'ex Ministro Renato Brunetta, lasciando intuire, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che l'appoggio al nuovo governo da parte del suo partito vivrà di paletti, singoli provvedimenti e convenienza. Evidente anche la stizza per il bigliettino recapitato al nuovo premier da Enrico Letta del Pd.
Sulla stessa lunghezza d'onda viaggia anche Maurizio Gasparri, le cui parole, per certi versi, hanno il sapore di una vera e propria minaccia: "Il governo- ha dichiarato il capogruppo del Pdl al Senato- non faccia errori che complicherebbero molto i rapporti con il Parlamento. Le forze politiche si astengano da balletti francamente ridicoli. Se deve essere fase tecnica e di tregua lo sia fino in fondo. Il confronto sarà sui contenuti, non sugli strapuntini". Le parole di Gasparri incarnano un sentimento molto diffuso nel Pdl, che da un lato non nega assolutamente la fiducia al governo Monti, ma dall'altro chiede ed esige tutele. "Saremo leali con chi sarà leale con noi" ha sentenziato Angelino Alfano, ponendo l'accento sugli "esiti imprevedibili" legati all'attività del governo Monti.
Intanto da Verona, il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha voluto richiamare l'attenzione sul ruolo vitale che rivestirà il nuovo governo nel fronteggiare la crisi: "Se fallisce Monti fallisce l'Italia" ha dichiarato Fini. E su Monti: "ha una montagna da scalare ma ha le idee chiare". Oltre a richiamare temi importanti quali la coesione nazionale, il leader di Fututo e Libertà ha anche annunciato che tra qualche settimana la Camera abolirà i vitalizi agli ex deputati.