Glossario della crisi: cosa succede all’Italia?
BCE – (Banca Centrale Europea) E’ l’organo economico dell’Europa ora guidato da Mario Draghi, ex Governatore della banca d’Italia. La Bce è responsabile delle politiche monetarie dei Paesi dell’Eurozona e tra i suoi compiti vi è ad esempio quello di emettere la moneta unica, l’Euro, o di controllare l’andamento dei prezzi. Per arginare il continuo aumento degli interessi dei Titoli di Stato Italiani, sta operando sul mercato con l’acquisto dei Btp.
BTP – (Buono del Tesoro Poliennale) Sono i Titoli di Stato italiani con scadenza a lungo termine (di tre, cinque, dieci, quindici o trent’anni) che lo Stato emana per finanziarsi. Fino ad oggi erano considerati tra gli investimenti più sicuri perché garantiti da uno Stato. Con la perdita di fiducia nei confronti del nostro Paese, si è diffusa la paura che l’Italia non sia in grado di ripagarli una volta scaduti. Il loro rendimento dunque è salito fino ad arrivare al 7% poiché molto rischiosi.
BUND – Sono i Titoli di Stato pluriennali tedeschi, e vengono usati come metro di giudizio degli altri Titoli di Stato, come i nostri Btp, perché più sicuri. La differenza tra i due rendimenti e detto Spread che misura appunto l’affidabilità dei Titoli di un Paese rispetto a quelli tedeschi.
DEBITO PUBBLICO – E’ un debito che un Paese ha contratto emettendo Titoli di Stato per coprire altre spese. Se non controllato potrebbe diventare talmente oneroso da non poter più essere ripagato e andare incontro a insolvenza e quindi fallimento. In Italia è arrivato a 1900 miliardi di euro.
DEFAULT– Quando un’azienda o anche uno Stato non riesce a far fronte ai debiti accumulati, ad esempio con l’emissione di Titoli, si rischia l’insolvenza. Se ciò accade si fallisce e si chiede bancarotta non pagando più i debiti o pagandoli solo parzialmente. Nel caso di uno Stato, esso non sarà più in grado di garantire stipendi e pensioni e dovrà richiedere un prestito al Fmi per ripartire da zero.
EUROZONA – E’ definita così l’area dell’Unione Europa che ha adottato la moneta unica cioè l’Euro. Attualmente a farne parte sono 17 Stati tra cui l’Italia. L’elevata interdipendenza nata da questa unione fa si che i destini di ogni Paese si ripercuotano su tutti gli altri, per cui tutti i Paesi anche i più solidi economicamente sono interessati a far si che quelli in difficoltà recuperino la loro crescita.
EFSF (FONDO SALVA STATI) – Un fondo di stabilità creato dagli Stati che aderiscono all’Euro nel 2010 con lo scopo di garantire liquidità ai Paesi dell’Europa in difficoltà economiche. Inizialmente pensato come uno strumento più snello, dopo la crisi della Grecia, vari accordi ne hanno decretato il suo potenziamento con un aumento di capitale. Negli ultimi accordi si è stabilito che dovrà diventare molto più importante con una capacità di capitale di 1000 miliardi di euro. Dal 2013 verrà definitivamente abolito a favore dell'Esm.
FMI – Il Fondo Monetario Internazionale è un’organizzazione economica mondiale ora sotto la guida della francese Christine Lagarde. Composto da 186 stati membri esso ha il compito di regolare e promuovere la cooperazione economica internazionale, ma anche garantire risorse ai Paesi in difficoltà con i pagamenti.
G20 – E’ un vertice internazionale di 19 tra i Paesi più sviluppati più l’Unione Europea, nato per favorire la concertazione economica mondiale a seguito delle crisi economiche e finanziarie. Ha sostituito in pratica quello che era il G8 e grazie ad esso avvengono periodiche consultazioni tra i responsabili economici dei Paesi membri.
INDICI DI BORSA – Indicatori che esprimono in forma sintetica l'andamento del mercato borsistico. In Italia ad esempio c'è il FTSE MIB che indica l’andamento dei titoli delle 40 maggiori società in contrattazione nella Borsa di Milano e rappresenta circa l'80% del mercato azionario italiano. Quello più famoso è l’americano Dow Jones.
PAREGGIO DI BILANCIO – E’ l’azzeramento del rapporto defict/Pil, con un sostanziale pareggio tra entrate e uscite dello Stato chiesto dall’Europa a tutti i Paesi membri. L’Italia ha promesso di arrivare a tale traguardo entro il 2012 introducendo per il futuro un vincolo all’interno della Costituzione. Per raggiungere la meta il Governo ha approntato diversi provvedimenti, anche se dalla Commissione Europea ritengono che altre misure siano necessarie.
PIL (Prodotto interno lordo) – Indica il valore di tutti i beni e servizi prodotti da un Paese durante un certo intervallo di tempo, di solito un anno. E’usato soprattutto come sinonimo di ricchezza di una Nazione. Il Prodotto interno lordo pro-capite è invece il Pil di un Paese diviso per il numero dei suoi abitanti.
RAPPORTO DEFICIT/PIL – E’ Il rapporto tra le entrate (principalmente imposte e tributi) e le uscite (la spesa pubblica e gli interessi pagati sul debito accumulato nel tempo con l’emissione di Titoli di Stato) di uno Stato e il suo prodotto interno lordo (Pil).
RATING – Il giudizio sulla solidità finanziaria di un’azienda o di uno Stato rilasciato da agenzie internazionali specializzate come Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. In base a questo giudizio, gli investitori decidono se dare fiducia a un’azienda o Stato comprando i loro Titoli sui mercati.
SPREAD BTP-BUND – E’ la differenza tra i rendimenti dei Titoli di Stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund), e si misura in centesimi di punti percentuali. Esso indica quanto in più l’Italia deve pagare alla scadenza dei Titoli rispetto alla Germania. Più grande è il suo valore più i mercati reputano alto il rischio di default, quindi, è usato spesso come sintomo della salute economica di una Nazione.