“Gli Usa non si scuseranno per la bomba atomica di Hiroshima”

Gli Stati Uniti non chiederanno scusa al Giappone per la bomba atomica che distrusse la città di Hiroshima il 6 agosto del 1945, uccidendo almeno 140mila persone. Lo ha ribadito il segretario di Stato Usa John Kerry, in Giappone per partecipare al vertice dei ministri degli Esteri del G7. Nella giornata di domani, tuttavia, Kerry visiterà il memoriale dedicato alle vittime dell'atomica e, così come faranno gli altri rappresentanti del G7, deporrà una corona di fiori nel luogo simbolo della follia della seconda guerra mondiale. Secondo molti analisti, si tratta di un segnale molto importante, che potrebbe aprire spiragli per la visita di un Presidente degli Usa a Hiroshima (ricordiamo che il prossimo maggio è in programma il summit del G7 in Giappone, con la partecipazione di Barack Obama).
La riunione di domani, in ogni caso, vedrà i ministri degli Esteri (e l'alto rappresentante della politica estera europea, l'italiana Federica Mogherini) confrontarsi in particolare sul tema della lotta al terrorismo. Dopo i fatti di Bruxelles, infatti, sono in molti a suggerire che la sfida del fondamentalismo islamico richieda non solo un approccio globale, ma anche un coordinamento maggiore fra gli Stati, in modo da minimizzare i rischi e contrastare il terrorismo.