Gli anarchici minacciano anche Monti. Ma per gli inquirenti è un falso
La nuova minaccia del terrorismo che in questi ultimi giorni sta nuovamente facendo paura al Paese è arrivata tramite una lettera recapitata oggi al quotidiano “Calabria Ora”. La lettera (un’altra, identica, era arrivata ieri alla “Gazzetta del Sud”, ma solo oggi è stata diffusa la notizia) riporta il timbro delle poste di Lamezia Terme e la data di spedizione del 14 maggio, la firma è nuovamente quella del Nucleo Olga della Federazione Anarchica Informale (FAI), la stessa della rivendicazione dell’agguato ai danni di Roberto Adinolfi nella quale venivano annunciati altri obiettivi da colpire. Ebbene, uno di questi obiettivi da colpire, si legge nella lettera di minacce, sarebbe il presidente del Consiglio Mario Monti: “Diciamo a Monti che lui è uno dei 7 rimasti”.
I riferimenti al ministro Cancellieri – La Fai, in questo testo, cita anche il ministro Cancellieri che ultimamente ha rilasciato diverse dichiarazioni a proposito del rischio terrorismo in Italia. Nello specifico è la sua frase su Equitalia che non piace agli anarchici della FAI: “La Signora, ministro Cancellieri ha detto che se si attacca Equitalia è come attaccare lo Stato, quindi attaccheremo lo Stato anche attraverso Equitalia fin quando lo Stato non cambierà marcia a tutela il Popolo, gli Operai e le Imprese”. A proposito di Equitalia e delle continue aggressioni subite negli ultimi giorni questa mattina era arrivato il totale sostegno ai dipendenti pubblici da parte di Monti e del suo Governo.
Un altro obiettivo è il presidente di Equitalia Sud – Fai Calabria, si legge nella lettera lasciata tra la posta della redazione, avvisa che Equitalia Sud sarà oggetto di attenzione nella persona del suo presidente, definito “becero uomo d’affari e servitore del potere economico”. Poi i riferimenti alle agenzie di riscossione, “ruberia al popolo che sarà segnata con il marchio della vita” e ai continui suicidi che si stanno registrando nel Paese a causa della crisi economica: “Ogni altro suicidio per la crisi è ritenuto un omicidio di Stato e sarà punito con il marchio della vita sino ad elevare il livello a ricordo della vita”. In riferimento a Monti si legge che “il popolo non ha alcun interesse a rimanere in Europa, a salvare le banche, a saldare i conti di uno Stato che ha sperperato”. Nessuno ha interesse, il Nucleo Olga continua, ad acquistare aerei o Maserati blindate, “il Popolo ci ha dato mandato e sacrificheremo anche le nostre vite per la causa giusta”.
Tuttavia secondo gli inquirenti dell'antiterrorismo la lettera non sarebbe credibile. Si tratterebbe quindi di un falso messaggio. Che tuttavia contribuisce a far salire la tensione già altissima di queste ore.