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Giovanni Scattone assunto con la Buona Scuola: insegnerà psicologia alle superiori

Condannato per l’omicidio della 19enne Marta Russo, avvenuto quando era assistente all’università, Scattone non è mai stato interdetto all’insegnamento.
A cura di Antonio Palma
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Con queste nuove immissioni in ruolo di docenti nella scuola pubblica anche Giovanni Scattone ha potuto dire addio al precariato e ottenere la sua cattedra alle superiori. Il 50enne, che vent’anni fa insieme a Salvatore Ferraro è stato protagonista di uno dei più celebri casi di cronaca nera terminato con la sua condanna per l'omicidio colposo di Marta Russo, infatti insegnerà psicologia agli studenti dell'istituto professionale Luigi Einaudi di Roma. Scattone è stato condannato in via definitiva nel 2003 a cinque anni e tre mesi di reclusione perché ritenuto responsabile dello sparo che uccise Marta Russo, una studentessa di 19 anni, quando era un trentenne assistente di filosofia del diritto alla Sapienza di Roma. I giudici però non ritennero di dover infliggere all'uomo la pena accessoria dell'interdizione all’insegnamento così Scattone, una volta scontata la pena detentiva, ha potuto ricominciare l’attività di docente.

Scattone così nel 2012 ha partecipato e superato il concorso per docenti di ruolo classificandosi decimo nell'Ufficio Scolastico del Lazio. Dopo alcuni anni di precariato nei giorni scorsi infine ha potuto beneficiare subito dei posti messi a disposizione con la riforma della cosiddetta Buona Scuola. Scattone è stato abilitato a insegnare le materie legate alla classe A36, quella che prevede oltre a Storia della filosofia anche Psicologia e Scienze dell’educazione. Dopo la notizia resa ,nota dal Corriere della Sera, non sono mancate le prime polemiche legate soprattutto alle materie che dovrà insegnare. Del resto già negli anni scorsi si era tornati a parlare del suo caso, dopo che Scattone aveva accettato una supplenza nello stesso liceo dove aveva studiato Marta Russo.

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