Giovanardi: “Al Family Day ci sarà folla sterminata, 80% italiani non vuole Cirinnà”
Giovedì il ddl Cirinnà sulle unioni civili farà il suo ingresso in Aula al Senato. Sabato prossimo, invece, a Roma ci sarà il Family Day al Circo Massimo a Roma, la manifestazione "in difesa della famiglia tradizionale". Un appuntamento che, secondo il senatore di Idea Carlo Giovanardi, porterà in piazza "sicuramente da uno a due milioni di persone" contro il testo sulle unioni civili. "Il ddl Cirinnà – ha spiegato a Fanpage.it – viola palesemente l'articolo 29 della Costituzione che dice che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio. Clamorosamente viola le disposizioni che la Corte costituzionale ha assegnato al Parlamento esplicitamente dicendo che la famiglia è quella dell'articolo 29, è uomo e donna e non si discute, mentre invece vanno trovate nelle formazioni sociali dell'articolo 2 i rimedi legislativi per togliere eventuali discriminazioni oppure assicurare diritti ai singoli che svolgono la loro persona all'interno delle formazioni sociali. Invece il disegno di legge Cirinnà è sostanzialmente un simil matrimonio uomo-uomo o donna-donna". Poi, ha aggiunto, ci sono "il problema dell'utero affitto, quello delle adozioni, del togliere a un bambino il diritto ad avere un padre e una madre".
Secondo Giovanardi, la piazza di sabato sarà piena: "Anzi, invito tutti gli osservatori a venire al Circo Massimo e contare le presenze quelle vere, non come quelle di sabato scorso delle associazioni Lgbt, che al massimo in tutta Italia saranno state 50mila". I numeri delle manifestazioni #SvegliaItalia usciti sui giornali, per il senatore, sono stati gonfiati . "Da 50mila a un milione c'è un 950mila – ha aggiunto – che è una balla cosmica" diffusa per Giovanardi con lo scopo di poter fare il paragone con "la folla sterminata" che sarà presente al Family Day. "La maggioranza del paese – ha proseguito – è favorevole a una legge ragionevole che tolga le discriminazioni, ma l'80% degli italiani insieme a me è contraria al disegno di legge Cirinnà, che è un simil matrimonio e apre le porte alla pratica aberrante e vergognosa dell'utero in affitto". Un disegno, per il senatore, "sicuramente totalmente incostituzionale sia nel merito che nel metodo" perché "mai discusso in commissione al Senato, neanche un minuto" e frutto di "una serie di forzature incomprensibili".
Per questo motivo, ha concluso Giovanardi, il messaggio che verrà fuori dalla piazza è Family Day è uno: "Il disegno di legge Cirinnà va preso e buttato in un cestino", perché contrario al "diritto sacrosanto di ogni bambino di avere un padre e una madre. Ce la possono raccontare come vogliono ma due uomini in natura non sono in grado di generare un figlio. Possono farlo solo in un modo: andandoselo a comprare".