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Gioielliere ucciso, confessa l’assassino: “Ero disperato”

“Non volevo ucciderlo, vi chiedo scusa, vorrei chiedere scusa anche a tutta la famiglia del gioielliere”. Con queste parole Ivan Gallo ha confessato l’omicidio del gioielliere Giovanni Veronesi.
A cura di Redazione
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"Non volevo ucciderlo, vi chiedo scusa, vorrei chiedere scusa anche a tutta la famiglia del gioielliere". Con queste parole Ivan Gallo ha confessato al gip Natalia Imarisio l'assassinio del gioielliere Giovanni Veronesi, avvenuto lo scorso 21 marzo durante una rapina. E proprio la ricostruzione della dinamica e della successiva fuga è stata al centro dell'interrogatorio di Gallo, giunto poche ore prima dalla Spagna (l'omicida si era rifugiato a Marbella, raggiunta utilizzando "diversi treni", come spiegato ai magistrati"). Gallo, come vi abbiamo raccontato, era stato incastrato grazie ad "un'immagine estrapolata dal frame di una telecamera di via dell'Orso, mostrata in Procura dai magistrati ai figli della vittima, Guglielmo e Antonella e alla compagna Susanna. Una foto molto sfocata, nella quale il presunto omicida appare di fianco e con la testa non molto visibile. Ma proprio l'aiuto dei familiari, ha portato gli inquirenti sulla buona strada".

Gallo ha confessato di aver progettato la rapina, ma chiarendo di non aver avuto mai l'intenzione di uccidere il gioielliere di via dell'Orso: "Ero in condizioni economiche disperate, chiedo perdono alla sua famiglia". A questo punto, si attendono solo la convalida dell'arresto e le misure cautelari in attesa del processo.

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