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Gioia Tauro: arrivata la nave Cape Ray che smaltirà le armi chimiche siriane

L’unità navale, partita dal porto spagnolo di Rota, imbarcherà domani il carico di armi requisito al regime di Assad e attualmente in rotta verso la Calabria a bordo del cargo danese Ark Futura.
A cura di Susanna Picone
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La nave statunitense Cape Ray si trova nel porto italiano di Gioia Tauro dalle 6.30 circa di questa mattina. Si tratta dell’unità navale partita dal porto spagnolo di Rota che domani imbarcherà il carico di armi e sostanze chimiche requisito al regime siriano di Bashar al Assad e attualmente in viaggio verso la Calabria a bordo del cargo danese Ark Futura. La nave Cape Ray è giunta nel porto di Gioia Tauro accompagnata dalle motovedette della Guardia costiera: si occuperà di smaltire le sostanze chimiche in acque internazionali. La nave americana ha fatto il suo ingresso in un porto blindato, in cui, in contemporanea con il suo arrivo, è scattato il divieto di transito nell'area in cui si svolgeranno le operazioni di trasbordo. La zona rossa coinvolgerà un raggio di 1.100 metri intorno al luogo dello scarico delle armi. A dover passare da una nave all'altra saranno circa sessanta container carichi di 570mila tonnellate di agenti chimici tra cui gas Sarin, che saranno trasportati prima sulla banchina del porto e poi sulla Cape Ray. Le operazioni potrebbero durare da 10 a 24 ore. Parteciperanno una trentina di dipendenti della Mct, la società terminalista del porto di Gioia Tauro.

Tutto pronto per smaltire l’arsenale chimico di Assad

L'intera operazione è coordinata dalla Prefettura di Reggio Calabria, che ha allestito una sala operativa. Nei comuni interessati, Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno, funzioneranno dei centri operativi. Massima allerta anche per Vigili del Fuoco e servizio d'emergenza 118, in caso di incidenti che comunque gli esperti e le autorità ritengono altamente improbabili, date le misure di sicurezza adottate. La Presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, seguirà personalmente le fasi del trasbordo di scorie chimiche: “Mi sembra doveroso, corretto e soprattutto rispettoso verso la popolazione stare sul posto affinché tutto si svolga nel migliore dei modi. Ma allo stesso tempo chiediamo con determinazione al Governo – ha affermato Stasi – risposte; le risposte che da troppo tempo la Calabria aspetta su Gioia Tauro”.

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