Gilet gialli, ancora proteste in Francia: assediano Parigi e bloccano la frontiera a Ventimiglia

Sabato non di festa ma di protesta in Francia, dove i gilet gialli hanno assediato Parigi e bloccato la frontiera con l'Italia a Ventimiglia. Nella Capitale dalle prime ore di questa mattina si sono registrati tafferugli e lanci di lacrimogeni, con cariche della polizia, soprattutto in zona Arco di Trionfo, dalla parte opposta rispetto agli Champs-Elysees. Le forze dell'ordine hanno finora evitato in modo assoluto il passaggio all'Arco di Trionfo di individui non perquisiti, scatenando l'ira dei manifestanti, e cercato di tenere separati i casseur dai gilet gialli. Durante gli scontri la città appare completamente blindata: i residenti e i turisti si sono barricati in casa o negli alberghi, tutti i musei sono stati chiusi e sospesi i campionati di calcio.

In totale, sono state fermate circa 700 persone in tutto il Paese durante le manifestazioni dei gilet gialli. Solo a Parigi, tra i 575 fermati sono stati trattenuti in custodia in 272, come rende noto il segretario di stato all'Interno, Laurent Nuñez. La portavoce della polizia, Camille Chaize, ha fatto sapere che ad alcuni dei manifestanti perquisiti, e poi trattenuti, sono state sequestrate "armi, bottiglie Molotov e spranghe di ferro". Tensioni si sono registrate anche nella zona dell’Opera, dove i gilet gialli hanno acceso dei fuochi e hanno lanciato fumogeni e la polizia ha risposto con gli idranti.

Caos a Ventimiglia: traffico in tilt e scontri

Ma la protesta è arrivata quasi fino al confine con l'Italia, dove è scoppiato un vero e proprio caos a Ventimiglia: i gilet gialli hanno bloccato tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano, provocando forti disagi. Si è già formata una coda di circa sei chilometri nel tratto interessato dalla manifestazione. "Siamo subito intervenuti per cercare di gestire la situazione in maniera equilibrata", ha dichiarato il questore di Imperia Cesare Capocasa.  Molti gli striscioni contro Emmanuel Macron, alcuni dei quali recitano "qui sème la misère recueil la colère", chi semina miseria raccoglie collera. Da parte sua, il presidente francese ha fatto sapere che interverrà sulla crisi dei gilet gialli solo a inizio della prossima settimana per evitare di buttare "benzina sul fuoco".