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Giappone, nucleare: la Tepco riverserà in mare 15000 tonnellate di acqua radioattiva

Falliti i tentativi di chiudere la falla di 20 cm nel reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima, la Tepco ha fatto sapere che domani potrebbe riversare in mare 15mila tonnellate di acqua radioattiva.
A cura di Alfonso Biondi
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Premier giapponese

In Giappone l'attenzione non è concentrata su altro. L'emergenza nucleare sta mettendo in ginocchio il paese e la situazione si aggrava col passare delle ore. Le ultime notizie che giungono dal sol levante raccontano che in queste ore l'attenzione è concentrata quasi esclusivamente sulla falla dell'impianto nucleare di Fukushima. Nella centrale, infatti, il violentissimo terremoto dell'11 marzo scorso ha aperto una falla di 20 cm, localizzata nel reattore 2, da cui si riversa in mare del liquido radioattivo. I tentativi di chiudere la falla col calcestruzzo sono falliti e quindi si stanno vagliano altre soluzioni per fronteggiare l'emergenza.

La Tepco, società che gestisce l'impianto nucleare di Fukushima, ha fatto sapere che domani potrebbe riversare nell'Oceano Pacifico 15mila tonnellate di acqua radioattiva. L'ipotesi è stata annunciata dopo gli ennesimi tentativi di oggi in cui si è provato a iniettare del colorante bianco sulle bolle d'acqua risalenti dal basso, al fine di individuare eventuali fonti di fuga dell'acqua radioattiva. Ma nulla. Un portavoce della Tepco ha fatto sapere che "non ci sono state variazioni significative nel volume della fuga. Non siamo riusciti a fermare la fuoriuscita d'acqua". Gli operai che lavorano alla centrale hanno fatto sapere che non sono state trovate altre falle nell'impianto.

Il governo nipponico, dal canto suo, fa pressing sulla Tepco affinché si salvi il salvabile. Il capo di gabinetto Yukio Edano, in conferenza stampa, ha rilasciato ai cronisti le seguenti dichiarazioni:

Dobbiamo assolutamente fermare l'infiltrazione di acqua contaminata il più presto possibile: con questa forte determinazione abbiamo chiesto alla Tepco di agire in fretta. In mancanza di una svolta immediata, l'accumulo di materiale radioattivo avrà un pesante impatto sull'oceano.

Intanto ieri sono stati rinvenuti i cadaveri di due operai che lavoravano nella centrale di Fukushima e che erano dispersi dal giorno del sisma. I due operai avevano 24 e 21 anni e sarebbero morti per ferite multiple o per annegamento.

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