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Giappone, nucleare: in Italia arriva la nube radioattiva di Fukushima

Nuvola radioattiva in Italia, valori molto bassi e non pericolosi per la salute umana. Lo conferma Giancarlo Torri dell’Ispra. Ancora ignota la quantità di radiazioni nella nube in volo sull’Europa.
A cura di Alessio Viscardi
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La paura di Chernobyl torna a far tremare il Bel Paese. Tra domani e dopodomani arriverà in Italia la nube radioattiva fuoriuscita dopo l'esplosione della centrale nucleare di Fukushima danneggiata dal terremoto in Giappone. A lanciare l'allarme è il responsabile del servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri, secondo cui non ci dovrebbero essere rischi per la popolazione italiana: “la dose dovrebbe essere tra mille e 10mila volte meno di quella che arrivò dopo Chernobyl”.

I sistemi della Rete nazionale di sorveglianza della radioattività registreranno i dati inerenti alla nube radioattiva, il sistema è sempre attivo su tutte le regioni italiane. Fino ad oggi, né in Italia né in Europa è stato registrato un aumento significativo della radioattività media.

Fortunatamente, la dose è così piccola da non costituire problemi per la salute umana. Inoltre, l'esposizione alla nube tossica sarà rapida e non ci saranno possibilità che tracce di radioattività possano sfuggire al controllo del sistema: “Con i nostri strumenti misuriamo normalmente valori da 10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto sulla salute delle persone. Sono cioè valori bassissimi e pari a 10mila volte meno le dosi di radiazione naturale” conferma Torri, chiarendo inoltre che sulla quantità della radioattività della nube non ci sono ancora dati precisi: “Il valore della nube dipende da quanto materiale radioattivo è uscito, da quanto sta in alto e da quali fenomeni di diluizione è influenzato”.

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