Giappone, nucleare: fumo dalla centrale di Fukushima Daini
L'incubo nucleare sembra non avere fine in Giappone. Dopo l'aumento del tasso di radioattività nel tratto di mare che bagna Fukushima, causato dalle esplosioni degli impianti della vicina centrale nucleare, si profila una nuova emergenza per la terra del sol levante. Oggi la centrale nucleare gemella di Fukushima Daichi, ha emesso delle minacciose nuvole di fumo dalla sua sala comandi.
Si tratta dell'impianto di Fukushima Daini e il guasto che avrebbe generato questa anomala nube di fumo riguarderebbe la centralina elettrica che alimenta le turbine di uno dei suoi quattro reattori. Una volta lanciato l'allarme, i tecnici hanno subito provveduto ad interrompere la normale somministrazione di energia elettrica alla centrale. I vigili del fuoco hanno quindi svolto un sopralluogo per comprendere i motivi di questa anomalia nel funzionamento degli impianti. In attesa di un riscontro più dettagliato da parte dei tecnici, la Tepco, la società giapponese che gestisce le due centrali nucleari di Fukushima, ha spiegato che il guasto riguarda il funzionamento delle attrezzature.
Fukushima Daini (detta anche centrale numero 2) si trova ad una decina di chilometri a sud dalla centrale nucleare principale, i cui reattori hanno subito gravi danni a causa del terremoto dell'11 Marzo e dal successivo tsunami che ha brutalmente investito la parte nord orientale del Giappone. Subito dopo il sisma, i quattro reattori di Fukushima 2 si sono bloccati automaticamente e successivamente hanno subito un processo di raffreddamento fino a raggiungere un certo grado di stabilità, che non ha destato particolare preoccupazione fino ad oggi.
Nel frattempo si risolve il piccolo mistero sull'ad di Tepco, Masataka Shimizu, scomparso dalla circolazione da diverse settimane. Oggi la televisione giapponese ha spiegato che l'uomo si era assentato dal lavoro per motivi di salute e che lo scorso Martedì è stato ricoverato all'ospedale.