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Giappone, cresce l’allarme nucleare: vietato l’ingresso nel raggio di 20 km da Fukushima

Cresce l’allarme nucleare in Giappone: alte dosi di radiazioni sono state registrate oltre la zona di evacuazione fissata dal Governo. Da domani in vigore il divieto di entrare nel raggio di 20 km da Fukushima.
A cura di Cristian Basile
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nucleare giappone

La zona di evacuazione nei dintorni di Fukushima, che il Governo del Giappone ha fissato nel raggio di 20 km dalla centrale danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dello scorso 11 marzo, si sta dimostrando ben poco realista. Infatti, le radiazioni emesse dalla centrale di Fukushima, trasportate dal vento, si sono dirette principalmente verso il nordest, a 40 chilometri di distanza, ben oltre dunque la zona di evacuazione. I dati parlano chiaro: chiunque vivesse lì per un anno, riceverebbe radiazioni 20 volte maggiori al limite consigliato.

Per il momento, però, il governo giapponese, come ha annunciato oggi il primo ministro nipponico, Naoto Kan, ha deciso soltanto di proibire legalmente l'entrata ai residenti nell'area di venti chilometri intorno alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Fino ad oggi, infatti, il Governo giapponese aveva soltanto raccomandato ai residenti di questa zona, di evacuarla a causa dell'alto livello di radiazioni, senza però esigerlo legalmente.

Secondo Kan, citato dall'agenzia Kyodo, il divieto entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi e da domani il Governo concederà soltanto un permesso di entrata di due ore ad un membro di ogni famiglia per recuperare i propri averi. Come ha riferito anche il capo di gabinetto Yukio Edano, si è giunti alla decisione di imporre una zona off-limits in quanto, nei giorni successivi al disastro nucleare, il consiglio di evacuare la zona è stato ignorato da moltissime famiglie che erano tornate quasi immediatamente a casa.

Da domani l’accesso all’area sarà, invece, presidiato e coloro che vorranno fare ritorno momentaneamente alle loro abitazioni o alle loro aziende saranno obbligati ad indossare una tuta protettiva ed a utilizzare un autobus messo a disposizione dalle autorità, oltre che a sottoporsi, successivamente, ad un processo di decontaminazione. "Creare una zona in cui è vietato l'ingresso assieme alle indicazioni sull'evacuazione hanno come obiettivo la sicurezza della gente", ha precisato Yukio Edano, aggiungendo che verranno adottate "misure molto rigide nei confronti di coloro che cercheranno di entrare in quella zona". "Tutto quello che posso dire agli abitanti è che chiedo la loro comprensione in modo da non prendere alcuna azione legale contro di loro", ha concluso.

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