Gianni Lettieri, il candidato sindaco di Napoli e il lato oscuro della sua attività imprenditoriale in un’inchiesta dell’Espresso
Gianni Lettieri, il candidato sindaco di Napoli dato per favorito alle prossime elezioni comunali 2011, finisce sotto la lente d'ingrandimento del settimanale d'inchiesta L'Espresso. Secondo i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianfrancesco Turano, la fortuna economica dell'imprenditore napoletano prestato alla politica avrebbe “origini misteriose” mentre nel suo passato ci sarebbero una sfilza di imprese fallite. L'inchiesta prende spunto dalle parole del sentatore Emiddio Novi, che nel 2006 in Commissione Antimafia chiedeva: “Come mai da modesto imprenditore che alloggiava in un modesto appartamento di 120 metri quadri a Salita Arenella numero 9, in pochissimi anni si trasforma in un imprenditore di questo livello… Chi stava dietro questo signor Lettieri? Quali erano i rapporti di questo signore con la politica? Qual era il sistema di potere?”
L'Espresso sottolinea quanto poco si sappia dell'uomo della Confindustria Napoli e solleva dubbi sulla sua finanziaria Meridie, che – stando a quanto scrivono Fittipaldi e Turano – avrebbe all'interno un “fiduciario della ‘ndrangheta”. L'articolo continua ricordando che la laurea honoris causa viene conferita pochi mesi fa a Gianni Lettieri dall'università privata napoletana Parthenope, il cui preside sarebbe stato nominato nel collegio sindacale di una società dello stesso candidato sindaco di Napoli alle elezioni 2011.
L'Espresso mette in dubbio anche le capacità imprenditoriali di Gianni Lettieri, il cui nome sarebbe collegato a svariate aziende fallite o finite in liquidazione. Tra queste ci sarebbe proprio la finanziaria Meridie, che si trova in amministrazione straordinaria da Bankitalia. Altro affare condotto da Lettieri sarebbe l'acquisto del 25% della compagnia aerea Livingstone, finita in insolvenza a novembre. Infine, una controllata che costruisce pannelli fotovoltaici avrebbe subito una perdita netta di due milioni di euro.
Gianni Lettieri è candidato sindaco di Napoli per il centrodestra, ma è finito sotto processo per truffa con il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, che invece è di centrosinistra. Il motivo è la trasformazione di alcuni terreni su cui Lettieri aveva fabbriche di jeans a uso commerciale e residenziale. Nonostante questi fallimenti, L'Espresso elenca i numerosi sostenitori di Gianni Lettieri: vanno dal Cardinale Crescenzio Sepe, fino all'ex-governatore della Campania, Antonio Bassolino. Senza dimenticare l'uomo che lo ha proposto a Silvio Berlusconi, Nicola Cosentino – su cui spicca un mandato di arresto per associazione camorristica con il clan dei Casalesi.