Gessica Notaro sfregiata con l’acido, motivazioni sentenza: “Tavares voleva cancellarla”
Un uomo “malvagio” che voleva cancellare l'essenza di Gessica Notaro, ovvero la sua bellezza. Così il giudice Fiorella Casadei descrive Edson “Eddy” Tavares, il capoverdiano condannato a dieci anni di reclusione dopo l’aggressione con l’acido alla sua ex fidanzata, giovane modella riminese sfregiata sotto casa il 10 gennaio del 2017. Il giudice ha depositato le motivazioni della sentenza di condanna arrivata lo scorso ottobre. “Solo la malvagità sottesa al suo agire derivata da un'autostima di sé priva di senso critico e anzi potenziata da quel forte senso di essere in grado di imporsi sull'altro con ogni altro mezzo, fino ad annullarne la volontà aveva spinto Tavares ad aggredire la ex fidanzata, totalmente inerte e indifesa fino ad attentare, con effetti irreversibili, la sua persona nella sfera più significativa, sfigurandone il volto e cancellandone per sempre i suoi tratti caratterizzanti”, è quanto scrive il giudice nelle motivazioni della sentenza di condanna. Si parla di un movente “irragionevole e inaccettabile secondo i canoni del comune sentire e principi di una persona di media moralità”.
Gli sms inviati a Gessica prima dell'aggressione
Tavares non ha mai nascosto il suo forte sentimento di gelosia nei confronti della ex fidanzata Gessica Notaro, un sentimento tradotto poi in gesti di una “aggressività non più contenuta”, tanto da pensare – così nelle motivazioni – anche di volersi arruolare nell’Isis “per venire a mettere una bomba, perché io odio questo Paese, odio tutti voi italiani”. Come riportato ancora nelle motivazioni della sentenza, anche le colleghe e le amiche di Gessica hanno confermato “l’astio crescente che continuava a crescere in Tavares”. Ci sono alcuni messaggi inviati alla giovane riminese pochi giorni prima dell’aggressione che lo dimostrano. In uno del 10 ottobre 2016, in particolare, sono evidenti i “pesanti apprezzamenti” sull’ex fidanzata e “frasi esplicitamente ricattatorie trasmodate in un’aggressività non più contenuta”.