Genova, scontri fra antifascisti e polizia durante comizio di Casapound. Ferito un giornalista
Scontri tra manifestanti e polizia davanti alla zona blindata in piazza Marsala, a Genova, dove si svolge il comizio di Marco Mori nella sede di Casapound in viste delle elezioni Europee di domenica 26 maggio. L’iniziativa ha spinto il fronte antifascista cittadino a organizzare due presidi di contestazione nelle vicine piazza Lanfranco e piazza Corvetto. Alcune persone, in testa al corteo al grido di ‘Genova è solo antifascista’, hanno lanciato bottiglie, fumogeni e dato bastonate agli scudi della polizia. Per placare gli animi, gli agenti hanno sparato alcuni lacrimogeni. La situazione critica è andata avanti con i poliziotti che hanno fatto alcune cariche di alleggerimento. La tensione è poi diminuito e un cordone di agenti è sceso a presidiare la via.
Ferito un giornalista
Durante gli scontri è rimasto ferito un giornalista di Repubblica, Stefano Origone: ha due dita di una mano fratturate e varie ecchimosi a causa dei colpi subiti. Il questore di Genova, Vincenzo Ciarambino, lo ha incontrato all'ospedale Galliera per chiedergli scusa per quanto accaduto.
Le manifestazioni a Genova
Gli attivisti si sono divisi in due raggruppamenti: il primo – organizzato da Anpi, Libera, Cgil e Comunità di San Benedetto – si è dato appuntamento davanti alla prefettura; il secondo – organizzato dall’associazione femminista “Non Una di Meno” – è quello più numeroso. Ai presidi di contestazione è presente circa un migliaio di persone. La polizia conta circa 300 agenti impiegati tra Digos e Squadra Mobile, oltre al battaglione mobile dei carabinieri. Già dalle prime ore della mattina tutta l'area attorno a piazza Marsala è stata blindata dalle camionette con gli agenti a presidiare. In piazza Corvetto la contromanifestazione da parte delle associazioni antifasciste. Area off limits per tutti con la polizia in tenuta antisommossa e le grate a impedire qualsiasi accesso non autorizzato.