Genova, bimba di 2 anni in rianimazione: i genitori la nutrivano con dieta vegana
Una bimba di neppure tre anni è stata ricoverata in rianimazione all'ospedale Gaslini di Genova a causa di una grave carenza di vitamina B12. Si tratterebbe, evidenzia Repubblica, di una diretta conseguenza della discutibile dieta vegana a cui i genitori (vegani anche loro) la sottoponevano. Come si sa, tale regime alimentare esclude ogni tipo di cibo di origine animale: la piccola, dallo svezzamento in poi, sarebbe stata avvita allo stesso genere di alimentazione.
Senza arrischiarsi nel dibattito sulla filosofia vegana, basta limitarsi a ricordare che i dietologi sottolineano come l'uomo abbia bisogno di integrare la propria alimentazione nel caso segua una dieta in cui manchino elementi nutrivi basilari. Fatto sta che, come scrive il giornale, "i medici del pronto soccorso si sono ritrovati di fronte a una bimba con un peso decisamente inferiore rispetto alla media della sua età, con una scarsa reattività e un complessivo rallentamento dei movimenti”. L'allarme è cresciuto ulteriormente dopo i primi esami: la bambina aveva valori bassissimi dell'emoglobina "che associati a carenze di vitamine fondamentali, come la B12, comportavano il rischio di conseguenze soprattutto neurologiche ma pure muscolari gravi".
Fortunatamente negli ultimi giorni, grazie alle cure mediche, le condizioni della piccola sono migliorate, ma per il momento resta ancora sotto osservazione al Gaslini. E non si esclude che i danni neurologici possa possano essere permanenti, in parte o in tutto. "La mancanza di B12 provoca danni neurologici irreversibili – spiega Alberto Ferrando, presidente dell'associazione pediatri liguri. – prima si interviene e si riequilibrano le condizioni, più probabilità si hanno di recuperare la situazione clinica del bambino. Purtroppo i danni sono molto maggiori nei più piccoli". Il caso è stato segnalato agli assistenti sociali e non è da escludere che sulla vicenda potrebbe intervenire anche il Tribunale dei Minori. I genitori hanno assicurato di "essere premurosi e di aver seguito un regime in grado di soddisfare i bisogni della neonata" scrive ancora Repubblica. Adesso i medici stanno svolgendo accertamenti per accertare che la bimba non soffra di patologie ereditarie che potrebbero aggravare ulteriormente il suo malessere.