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Gaza: uccisi moglie e figlia di uno dei leader di Hamas

Sono ripresi i raid israeliani sulla Striscia di Gaza: decine le vittime, tra le quali anche la figlia di due anni e la moglie di uno dei leader di Hamas.
A cura di Davide Falcioni
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Sono riprese a pieno regime le ostilità tra Israele e Hamas. L'aviazione di Tel Aviv ha massicciamente bombardato la Striscia di Gaza mietendo nuove vittime, molte delle quali civili: tra gli altri sono state uccise una bambina di due anni e sua madre, quarantenne. Si tratta, tuttavia, di omicidi mirati: le due infatti sono figlia e moglie di Mohammed Deif, capo del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam. La loro uccisione ha un forte valore anche simbolico ed è destinata ad alimentare altre violenze, malgrado l'Egitto abbia lanciato un accorato appello invitando le due parti a tornare al tavolo delle trattative al Cairo e ridiscutere un piano per un cessate il fuoco permanente. L'ipotesi, tuttavia, sembra essere assai lontana. I bombardamenti infatti si sono ripetuti anche stamattina ed hanno provocato la morte di altre 6 persone, tra i quali tre bambini. Dal canto suo Hamas ha lanciato razzi verso Israele che tuttavia sono precipitati in aree disabitate oppure sono stati intercettati dal sistema di difesa missilistico Iron Dome.

Operazione Bordo Protettivo: oltre 2000 morti palestinesi, 70 israeliani

In questo scenario gli Stati Uniti si sono detti molto preoccupati ed hanno accusato Hamas di aver rotto la tregua lanciado ieri pomeriggio tre razzi: "Hamas è responsabile della sicurezza a Gaza e i razzi sono stati sparati da Gaza", ha sottolineato la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Marie Harf. Va chiarito, comunque, che il lancio dei razzi non è stato mai rivendicato dall'organizzazione islamica. Anche Ban ki Moon – segretario generale delle Nazioni Unite – si è detto deluso dalla ripresa dei combattimenti. Dall'inizio dell'Operazione Bordo Protettivo i morti palestinesi sono stati oltre 2000, quasi tutti tra la popolazione civile. Gli israeliani uccisi invece sono 70: tutti soldati, tranne tre.

Da Israele nessuna concessione alla popolazione di Gaza

I colloqui al Cairo sono stati un fallimento. Malgrado Hamas avesse dichiarato la sua disponibilità a fermare le ostilità in modo permanente, Israele non ha accettato di fare concessioni alla popolazione della Striscia, da anni asserragliata in un embargo che costringe alla miserie migliaia di persone. Non sarà facile ora fermare i combattimenti e riportare le due parti a un tavolo per negoziare una nuova tregua.

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