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Gaza: Riprendono gli scontri, altre vittime nella Striscia e sirene a Tel Aviv (VIDEO)

I raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza avrebbero provocato altre tre vittime tra i palestinesi facendo salire il bilancio a 21 morti. Proseguono anche i lanci di missili di Hamas su Tel Aviv che hanno costretto le autorità israeliane ad aprire dopo dieci anni i rifugi antiaerei pubblici.
A cura di Antonio Palma
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Gaza: Riprendono gli scontri, altre vittime nella Striscia e sirene a Tel Aviv

La piccola tregua tentata dall'Egitto con la visita del Premier nella Striscia di Gaza è durata anche meno delle tre ore previste, infatti il lancio di Missili di Hamas e i raid aerei israeliani sono continuati anche in mattinata. Durante la giornata i razzi lanciati da Gaza hanno colpito diverse zone nel sud di Israele, la cui aviazione ha risposto attaccando la casa del comandante di Hamas per il Sud di Gaza. Secondo fonti palestinesi negli attacchi aerei di oggi avrebbero perso la vita altre tre persone, tra cui un bambino, facendo salire il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a 22 dall'inizio degli scontri. A Tel Aviv invece proseguono gli scoppi provocati dai missili di Hamas che sono sempre più frequenti e hanno costretto le autorità ad aprire i rifugi pubblici. La popolazione della città commerciale vive una condizione di guerra, dopo anni di tregua, e con la vita quotidiana sempre più difficile a causa dei continui allarmi delle sirene che invitano a trasferirsi nei rifugi. Molti i razzi intercettati dal sistema di difesa antimissilistico di Israele Iron Dome, ma alcuni sono esplosi nella zona sud della città anche se non hanno provocato danni.

Dalla comunità internazionale proseguono gli appelli al cessate il fuoco ma i distinguo sono marcati. Se dall'Europa in genere sia accusa Hamas di aver provocato l'escalation di violenze, le parole del presidente egiziano Mohamed Morsi che ha parlato di "eclatante aggressione contro l'umanità" da parte di Israele, mostrano bene quale sia la posizione di molti Paesi arabi. L'Egitto potrebbe essere la destinazione di molti feriti ricoverati all'ospedale al-Shifa a Gaza, dove tutti i letti di terapia intensiva sono al completo e le medicine ormai scarseggiano. Dopo l'Egitto forse toccherà alla Tunisia tentare un dialogo con Hamas visto che secondo fonti palestinesi il ministro degli esteri tunisino Rafiq Abdessalam avrebbe in programma una viaggio a Gaza domani. Molto atteso anche il discorso del presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen che questo pomeriggio terrà una conferenza stampa in Cisgiordania presso la sede del governo palestinese a Ramallah  dove una folla si è già radunata con slogan anti Israele.

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