Gaza, l’Onu: “Da Israele deliberata violazione del diritto internazionale”
Ore 20.00 – USA contro Israele: "Avete bombardato scuola, attacco indifendibile" – La Casa Bianca ha fatto sapere che ci sono pochi dubbi sull'origine israeliana dei fuochi in merito alla scuola bombardata a Gaza."Il bombardamento di edifici dell'Onu adibiti a rifugio è totalmente inaccettabile e indifendibile. Non abbiamo alcun elemento che contraddica la versione sull'incidente fornita dalle Nazioni Unite", sono le parole del portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.
Ore 15.30 – Dall'Onu arriva una durissima condanna a Israele. Navi Pillay, alto commissario per i Diritti Umani, ha definito gli attacchi a ospedali, scuole e mercati "una deliberata violazione del diritto internazionale". "Sembrano violazioni deliberate degli obblighi che il diritto internazionale impone a Israele – ha detto la Pillay – Gli attacchi contro scuole, case, ospedali, sedi Onu non mi paiono affatto accidentali”. Nel frattempo cresce ancora il numero di morti: al 24esimo giorno di offensiva sono 1.389.
Ore 12.00 – Il primo ministro israeliano Netanyahu ha ribadito l’intenzione di proseguire l’operazione a Gaza fino alla distruzione dei tunnel costruiti dai miliziani palestinesi: “Siamo determinati a completare questa missione con o senza cessate il fuoco. Non accetterò nessuna proposta che impedisca all’esercito israeliano di portare a termine questo importante risultato per la sicurezza di Israele”.
Dopo oltre tre settimane di offensiva l'esercito israeliano è pronto a ingrossare le sue fila richiamando altri 16mila riservisti e portando il numero totale di uomini impegnati nell'operazione Bordo Protettivo a 86mila unità. La decisione è stata presa ieri dai vertici dell'esercito e dovrà essere confermata oggi pomeriggio in una nuova riunione. Nel frattempo i militari israeliani hanno bisogno di nuove armi e, malgrado i commenti "critici" nei confronti dei massacri di civili a Gaza, Obama ha accettato di inviare nuove munizioni e mortai. Nel frattempo proseguono a pieno regime i bombardamenti: stamani 15 palestinesi sono stati feriti durante il lancio di missili su una moschea. Alcuni di loro versano in gravi condizioni.
Oltre 1.300 vittime palestinesi: l'85% sono civili
La situazione nella Striscia di Gaza è ormai drammatica. Le vittime palestinesi sono oltre 1.300 e di queste l'85% sono civili e il 27 bambini. I numeri sfiorano quelli dell'operazione Piombo Fuso del 2009, anche se per numerosi osservatori Bordo Protettivo è ancor più devastante per l'altissimo livello di distruzione e il numero di sfollati, elevatissimo a causa del bombardamento costante di abitazioni civili. In questo quadro è in corso una crisi umanitaria senza precedenti: scarseggiano i medicinali, non ci sono luoghi sicuri dove rifugiarsi e – dopo il bombardamento dell'unico impianto di produzione di energia elettrica della Striscia – gran parte della popolazione può contare su sole due ore di erogazione di corrente.
215mila gli sfollati. Unrwa: "Situazione drammatica"
Intanto continuano a far discutere gli obiettivi bombardati negli ultimi giorni. L'agenzia dell'Onu per i rifugiati ha definito oltraggioso il bombardamento di una sua scuola e ricordato che scarseggiano ormai gli spazi sicuri, mentre il numero degli sfollati aumenta sempre di più e tocca quota 215mila. Accoglierli tutti è impossibile, e d'altro canto le quasi 5mila case distrutte e 26mila danneggiate non offrono un riparo sicuro per i civili. Nelle scuole dell’Unrwa, affollate, carenti di bagni, cibo e acqua e comunque target dei raid israeliani, la popolazione vive in condizioni disperate.