Gaza: nuova tregua umanitaria di 72 ore dalle 8 di domani
Ore 20.40 – Nuova tregua domani – Entrerà in vigore alle 8 di domani mattina (ora locale) la tregua umanitaria di 72 ore accettata da Israele su proposta dell'Egitto, che oggi al Cairo ha ospitato colloqui con delegazioni dell'Olp e di Hamas. È quanto ha reso noto l'agenzia di stampa egiziana Mena citando fonti palestinesi. L’esponente del comitato esecutivo dell'Olp, Hanna Amira, aveva dichiarato in precedenza ad Aki – Adnkronos International che l'obiettivo, durante la tregua, è quello di avviare “negoziati indiretti tra palestinesi e israeliani con la mediazione dell'Egitto per raggiungere un accordo duraturo per il cessate il fuoco”. Hamas e la Jihad Islamica avevano già aperto allapossibilità di una nuova tregua umanitaria. Un esponente di Hamas all'estero aveva aggiunto che “la palla è ora nel campo di Israele”. Intanto oggi sono almeno cinquanta i nuovi morti registrati nella Striscia di Gaza, nonostante la tregua umanitaria proclamata unilateralmente da Israele, con la sola eccezione dell'area a est di Rafah, che avrebbe peraltro violato già pochi minuti dopo il suo inizio. Stando a fonti sanitarie dell'enclave, diciotto persone sarebbero rimaste direttamente vittime di attacchi delle forze israeliane. Di altre 52 sarebbero stati estratti i cadaveri da edifici bombardati in precedenza. Gerusalemme, invece, oggi è stata colpita da due "attentati" a distanza di tre ore l'uno dall'altro. Nel primo due uomini sono rimasti uccisi e cinque altri feriti. Nel secondo un uomo a bordo di una moto ha sparato a un soldato ventenne fermo alla fermata di autobus vicino all'università ebraica.
Ore 15.45 – Attentato a Gerusalemme due morti. Continua la scia di sangue in Medio Oriente che ora interessa anche Gerusalemme dove un passante è rimasto ucciso in quello che la polizia israeliana definisce un attentato terroristico. Un uomo alla guida di una pala meccanica infatti ha deliberatamente colpito dei passanti e un autobus in strada uccidendo un passante e ferendo altre cinque persone. Il presunto attentatore, un palestinese di 25 anni residente a Gerusalemme est, è stato ucciso dalla polizia dopo aver colpito l'autobus. Come mostrano alcun immagini, l'episodio poteva avere conseguenze ancora più gravi visto che il mezzo di trasporto si è ribaltato, ma fortunatamente il bus era vuoto al momento dell'impatto. Il ministro della sicurezza pubblica israeliano, Yitzhak Aharonovitch, ha spiegato che "il terrorista era già conosciuto alle forze di sicurezza per un altro incidente" che aveva causato in passato. Secondo quanto riportano i media israeliani, Hamas parla di iniziativa locale apprezzabile, ma spiega di non esserne responsabile L'atto appare un gesto isolato ma la polizia israeliana ha elevato lo stato di allerta.
Ore 11.45 – Uccisa bambina di 8 anni. La tregua unilaterale di 7 ore proclamata da Israele nella Striscia di Gaza sembra di fatto già saltata. A poche ore dall'inizio del cessate il fuoco, scattato dalle 10 ora locale, le 9 in Italia, infatti fonti palestinesi parlano di una bambina uccisa in un raid delle forze armate di Tel Aviv. Secondo fonti mediche locali, infatti, poco dopo l'entrata in vigore della tregua un raid aereo israeliano contro una casa nel campo profughi di Shati a Gaza City avrebbe provocato la morte di una bambina di 8 anni ed il ferimento di altre 30 persone. Al momento l'esercito israeliano non smentisce né conferma l'episodio e un portavoce dell'esercito israeliano ha annunciato che sono in corso verifiche. Del resto le forze armate di Israele avevano spiegato che la tregua non era valida in tutte le zone della Striscia e che si sarebbero difese da eventuali attacchi di Hamas. Anche prima dell'entrata in vigore della tregua unilaterale, cui Hamas ha fatto sapere di non ritenersi vincolata, erano morte altre 16 persone nei bombardamenti israeliani.
Dopo il nulla di fatto della tregua umanitaria e i massicci bombardamenti su Gaza, Israele ha annunciato per oggi una nuova tregua unilaterale di sette ore a partire dalle ore 10 locali, le 9 in Italia. Il cessate il fuoco però escluderà alcune aree come quella orientale di Rafah, teatro di violenti bombardamenti dell'esercito israeliano e dove sono ancora in corso combattimenti. Nel dare la notizia il generale Yoav Mordechai, responsabile delle operazioni nei Territori, ha precisato che i militari israeliani risponderanno in caso di attacchi da parte di Hamas e ha invitato gli abitanti di due villaggi a est di Khan Younis a rientrare nelle loro case. La decisione del temporaneo stop alle ostilità è stata presa dopo l'ennesima giornata di sangue nella Striscia di Gaza che ha visto ancora una volta una scuola Onu bombardata e la condannata della comunità internazionale. Una tregua che però stamattina Hamas ha definito come solo mirata a "distogliere l'attenzione dal massacro di Israele". "La tregua umanitaria di Israele in alcune zone di Gaza è unilaterale. Non ci fidiamo di proposte del genere. La nostra gente deve essere molto cauta" si legge infatti in un comunicato di un portavoce di Hamas. Del resto, nonostante l'annunciata tregua e il ritiro di molte truppe di terra dai territori palestinesi, le forze armate di Tel Aviv stanno continuando l'operazione "Margine protettivo" proseguendo le azioni militari a Gaza.
Almeno dieci vittime nella notte
Nella notte infatti i raid sono continuati e, secondo fonti mediche locali, avrebbero causato almeno dieci vittime tra i palestinesi. In particolare cinque persone sarebbero rimaste uccise a Jabalya, nel nord della Striscia, tre nei quartieri di Zeitun, Sheikh Radwan e Nuseirat a Gaza e un bimbo a Rafah, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime palestinesi in quattro settimane di conflitto tra Israele e Hamas sale così a oltre 1.800 morti. Secondo i media israeliani, durante uno dei blitz dell'esercito di Tel Aviv nella notte sarebbe stato ucciso il capo dell'intelligence della Jihad islamica a Gaza, Danyal Mansur. Secondo lo Shin Bet, citato dalla stampa israeliana Mansur sarebbe stato il comandante del distretto nord e responsabile del lancio dei missili ad alta traiettoria contro il territorio israeliano durante l'operazione Pilastro difensivo del 2012. In totale l'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito nella notte oltre 20 obiettivi nella Striscia di Gaza. Un portavoce militare ha affermato che nelle ultime 24 ore sono stati distrutti altri due tunnel. L'intenzione di Israele è quella di distruggere tutti i tunnel di cui è a conoscenza e di lasciare poi l'esercito nella zona di confine per molto tempo.