G8 e irruzione alla scuola Diaz, il processo arriva in Cassazione
Riprende oggi il processo a carico degli agenti e dei vertici della polizia di Stato per le violenze perpetrate durante l'irruzione alla scuola Diaz di Genova ai tempi del G8 del 2001. La quinta sezione della Corte di Genova infatti dovrà esaminare i ricorsi presentati da tutti gli imputati contro la decisione della Corte d'appello che il 18 maggio condannò tutti gli accusati compresi alcuni alti dirigenti delle forze dell'ordine. Per la sanguinosa irruzione della polizia alla scuola Diaz il 21 luglio del 2001 in secondo grado ci furono 25 condanne, un'assoluzione e due sentenze di proscioglimento per prescrizione, ribaltando in parte la decisione dei giudici di primo grado che avevano decretato 13 condanne e 16 assoluzioni.
Molti gli alti dirigenti a giudizio – Oltre al sanguinoso assalto, ai poliziotti è contestato anche la falsa costruzione di prove attraverso l'introduzione nell'edificio di bottiglie molotov preparate appositamente e portate nella scuola Diaz dopo lo sgombero. Tra gli imputati accusati delle violenze nei confronti degli occupanti della scuola Diaz che provocarono una sessantina di feriti, anche alti dirigenti della Polizia di stato tra cui il capo del Dipartimento centrale anticrimine, Francesco Gratteri, l'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi, il capo dello SCO Gilberto Caldarozzi, l'ex dirigente del reparto Mobile di Roma, Vincenzo Canterini, e l'ex dirigente della Digos di Genova, Spartaco Mortola, assolto invece insieme a De Gennaro nell'altro processo per falsa testimonianza. La parola fine su questo lungo procedimento giudiziario verrà messa venerdì prossimo quando il collegio della quinta sezione penale della Corte di Cassazione, composto da cinque giudici e presieduto da Giuliana Ferrua, emetterà il verdetto definitivo.