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Futuro e libertà cade a pezzi: altri sette senatori lasciano il partito

Nuove defezioni in Fli, partito fondato da Gianfranco Fini dopo la sua estromissione dal Pdl che si proponeva come “terza gamba di maggioranza” e che ora si ritrova col terrore di perdere tutti i senatori e gran parte dei deputati che scelsero di seguire l’ex-leader di An.
A cura di Alessio Viscardi
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gianfranco fini

Nuove defezioni in Fli, partito fondato da Gianfranco Fini dopo la sua estromissione dal Pdl che si proponeva come “terza gamba di maggioranza” e che ora si ritrova col terrore di perdere tutti i senatori e gran parte dei deputati che scelsero di seguire l'ex-leader di An. L'uscita di Luca Barbareschi, dopo una furibonda lite con Gianfranco Fini, era soltanto il preludio all'allontanamento da Fli di altri sette membri del Senato. I Senatori fedeli a Gianfranco Fini potrebbero rimanere soltanto tre, il timore di Italo Bocchino è che dopo anche alla Camera potrebbero cominciare le defezioni. I tre fedelissimi sono De Angelis, Germontani e Valditara, mentre gli altri Senatori potrebbero passare al gruppo autonomo inserito nel centrodestra, che avrebbe funzione di “terza gamba” della maggioranza nelle votazioni importanti, come la riforma della giustizia e l'approvazione del federalismo. Il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, commenta: “Sapevo che Gianfranco avrebbe fatto questa fine…”.

Oggi è fissato l'incontro di tutti i Senatori appartenenti a Futuro e Libertà, dopo la riunione potrebbe essere confermato l'abbandono dei sette. Lo conferma uno dei futuristi che stanno per lasciare: “A palazzo Madama molti di noi sono decisi a prendere questa decisione, nel nuovo gruppo dovrebbe venire anche Menardi, poi ci saranno dei prestiti”.

Italo Bocchino non nasconde il timore che quanto sta accadendo al Senato possa replicarsi anche alla Camera. Silvano Moffa resta nel gruppo dei responsabili che ieri sono saliti a quota 28 membri, con l'aggiunta di Saglia. È probabile che nelle prossime settimane, a Montecitorio si formerà una nuova forza politica composta da esuli di Fli confluiti nel gruppo misto.

Gianfranco Fini pensa di sotterrare l'ascia di guerra con Adolfo Urso, che dopo la nomina di Italo Bocchino a capo del partito sembra deciso a tornare al Pdl. Anche Andrea Ronchi, finiano della prima ora, potrebbe ritornare tra le fila del governo. Il caso Viespoli, ha dato il là alla transumanza di parlamentari da Futuro e Libertà al Pdl, sembra aver messo in ginocchio il partito di Gianfranco Fini, per cui ora è difficilissimo rincollare i pezzi per far valere le proprie posizioni nel Terzo Polo con l'Udc di Pierferdinando Casini.

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