Funerali di Stato per Rizzotto, la richiesta della sinistra per il sindacalista
Un appello per concedere tutti gli onori di stato anche con un funerale pubblico a Placido Rizotto è partito su twitter da numerosi esponenti politici della sinistra, dopo il ritrovamento dei resti del sindacalista ucciso dalla mafia, e ora si sta diffondendo sul web e sui giornali. A proporre per primo l'iniziativa rivolta al Governo e al Capo dello Stato il parlamentare europeo del Pd David Sassoli dal suo profilo twitter, idea poi rilanciata anche da Walter Veltroni e da altri esponenti della sinistra.
Grazie a@VeltroniWalter per aver rilanciato la nostra proposta #funeralidistatoperplacidorizzotto #monti #mafia
— David Sassoli (@DavidSassoli) Marzo 10, 2012
Riaffermare la figura del sindacalista – La proposta ha il chiaro scopo di presentare la figura del sindacalista ucciso nel 1948 come persona che si è battuta per lo Stato e la democrazia in una terra, Corleone, già allora feudo delle organizzazioni criminali mafiose. Un gesto simbolico dello Stato perché come ha ricordato qualcuno l'eroismo non va in prescrizione. La proposta di Sassoli e di Veltroni ma anche del senatore Pd Vincenzo Vita e del portavoce di Art. 21 Giuseppe Giulietti può rappresentare veramente uno Stato che elogia i suoi martiri che tenacemente combattono contro le mafie.
Veltroni si rivolge a Napolitano – Le adesioni all'iniziativa sono sempre più numerose l'Hashtag #funeralidistatoperplacidorizzotto si sta diffondendo sempre di più su twitter. Se Veltroni si è rivolto direttamente a Monti e Napolitano affinché si attivino in tal senso per dare a Rizzotto oltre ad una degna sepoltura tutti gli onori che merita, l'Unità invece lancia un appello al Presidente della Repubblica soprattutto per ricordare che in questo modo si può combattere la cancellazione della memoria voluta da Cosa Nostra.
La proposta della Cgil Sicilia – La Cgil intanto, oggi durante le celebrazioni a Corleone, ha lanciato la proposta di costruire la tomba per il sindacalista con una pietra proveniente da ogni regione e comune d'Italia, che sia tipica del luogo di provenienza. Lo scopo dice Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia, è quello di dare "il segno di un paese unito nella lotta contro la mafia, che si stringe attorno a un suo martire".