Fukushima, nove mesi per mettere in sicurezza la centrale nucleare
Ci vorranno ancora tra i sei e i nove mesi per mettere in sicurezza la centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal violento terremoto in Giappone e dallo Tsunami con onde di 23 metri che hanno mandato in tilt il sistema di raffreddamento dei noccioli radioattivi, causando la dispersione di iodio 131 nell'ambiente circostante. L'impegno è stato preso dalla Tepco, la società che gestisce l'impianto, presentando un piano che in tre mesi dovrebbe fermare le perdite radioattive dai nuclei della centrale. La Tepco si impegna a fermare la diffusione di materiale radioattivo nell'acqua e nel sottosuolo.
Nitrogeno sarà adoperato per neutralizzare l'idrogeno presente ancora nei reattori uno due e tre, in modo da scongiurare nuove esplosioni. Il piano prevede la copertura degli edifici saltati in aria e la stabilizzazione dei reattori, per consentire l'arresto a freddo tra sei o nove mesi. Durante la conferenza stampa indetta per spiegare ai giornalisti i dettagli del piano, il presidente della Tepco Tsunehisa Katsumata ha annunciato le proprie dimissioni, ma senza specificare quando queste diventeranno effettive.
Il governo giapponese ha nei giorni scorsi innalzato il livello di gravità dell'incidente nucleare di Fukushima da 5 a 7, cioè lo stesso livello di Chernobyl che nel 1986 esplose, disperdendo nell'atmosfera il materiale radioattivo del nocciolo centrale. Il segretario di Stato, Hilary Clinton, promette un sostegno costante al governo nipponico per arginare i pericoli derivanti da Fukushima. Promesso anche appoggio per la ricostruzione post-terremoto.