‘Fratelli d’Italia’ è ufficialmente l’inno nazionale italiano
L’inno di Mameli da oggi è diventato l’inno ufficiale della Repubblica italiana. Dopo l'approvazione in commissione Affari Costituzionali della Camera è arrivato oggi anche l'ok definitivo del Senato alla proposta di legge che riconosce “Il canto degli italiani” (questo il vero nome di ‘Fratelli d’Italia’). L’inno non è mai stato adottato ufficialmente, ma solo in maniera provvisoria nel 1946 dal governo guidato da De Gasperi. Il via libera a Montecitorio era arrivato con l’assenza della Lega e di Forza Italia, ma il deputato di FdI Ignazio La Russa aveva definito del tutto “casuali” le assenze del centrodestra. Pd, M5s e FdI avevano votato a favore della proposta, Fi si era detta favorevole nonostante le assenze in commissione, mentre la Lega non aveva partecipato sostenendo di non avere alcun interesse su questo tema.
La proposta di legge è stata presentata da Gaetano Nastri di FdI e un’altra molto simile è stata presentata ad Umberto D’Ottavio del Pd. I due testi sono stati unificati ed è stata adottata la proposta n. 3951 di D’Ottavio. Nel testo si legge che “l’inno di Mameli fu adottato come semplice inno militare in sostituzione della Marcia reale sabauda, il 12 ottobre 1946, da un provvedimento d’urgenza del governo di Alcide De Gasperi, e da allora l’inno è senza una definizione istituzionale precisa”.
Nella proposta del Pd si ripercorre anche parte della storia di questo inno e della sua nascita: “Il ‘Canto degli italiani’ comincia a circolare nel dicembre 1847, stampato in fogli volanti, e qualche mese più tardi risuona sulle barricate durante le Cinque giornate di Milano”. Si racconta anche come Michele Novaro ricevette il foglio con le parole dell’inno ideato da Goffredo Mameli quando si trovava nella casa del patriota Lorenzo Valerio e compose poi la versione originale subito dopo.
Nella proposta del deputato di FdI si ripercorre la storia dell’inno di Mameli ricordando che nonostante il fatto che “sia considerato l’inno ufficiale italiano, non esiste alcun atto legislativo al riguardo”. L’inno “fu adottato provvisoriamente – ed esclusivamente – in occasione delle cerimonie militari, esprimendo la volontà di emanare successivamente un decreto che stabilisce l’adozione provvisoria dell’inno di Mameli quale inno nazionale”. “Tale decreto – si legge ancora – non fu mai emanato, ma per consuetudine ancora oggi, a 166 anni dalla sua composizione, le note di Mameli continuano a rappresentare la nostra patria durante le cerimonie ufficiali”.