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Franco Lamolinara, ostaggio in Nigeria, è stato ucciso durante il blitz per liberarlo

Nel blitz condotto dalle forze di sicurezza britanniche e nigeriane hanno perso la vita l’ingegnere Lamolinara e un altro ostaggio britannico. Lamolinara era stato sequestrato in Nigeria lo scorso 12 maggio.
A cura di Susanna Picone
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Nel blitz condotto dalle forze di sicurezza britanniche e nigeriane hanno perso la vita l’ingegnere Lamolinara e un altro ostaggio britannico. Lamolinara era stato sequestrato in Nigeria lo scorso 12 maggio.

Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda dell’ostaggio italiano Franco Lamolinara, in Nigeria dallo scorso 12 maggio e ucciso oggi nel corso di un blitz delle teste di cuoio britanniche. La notizia della sua morte è stata confermata al presidente del Consiglio Mario Monti direttamente dal premier britannico David Cameron che l’ha informato con una telefonata del tragico blitz condotto dalle forze di sicurezza nigeriane e da quelle britanniche.

Una nota del Governo Italiano ha riportato la notizia – Durante l’operazione non ha perso la vita solo Lamolinara ma anche un altro ostaggio inglese, Cristopher Mc Manus: ad uccidere i due ostaggi sono stati, secondo la ricostruzione britannica, gli stessi sequestratori che hanno sparato e ucciso i due. In una nota diffusa sul sito del Governo Italiano si legge che Cameron ha espresso a Monti profondo cordoglio per la vittima italiana, rammaricandosi dell’esito dell’operazione condotta “nella convinzione che questa fosse l’ultima finestra di opportunità per salvare la vita degli ostaggi”. Le autorità italiane, secondo quanto si apprende, sono state informate dell’accelerazione dell’operazione condotta dai nigeriani e dai britannici solo dopo che questa è stata avviata dato che si temeva per la vita degli stessi ostaggi.

Lamolinara lavorava in Nigeria da circa 11 anni – Franco Lamolinara era un ingegnere di 48 anni di Gattinara, in provincia di Vercelli, che lavorava in Nigeria da circa undici anni e che era nelle mani dei sequestratori, insieme al collega britannico che lavorava per la sua stessa società, dal 12 maggio 2011. I rapinatori avevano fatto irruzione nel loro appartamento a Birkin Kebin. Il presidente del Consiglio Mario Monti, si legge nella nota, ha espresso anche a nome del Governo, commossa partecipazione al generale cordoglio e sentimenti di profonda solidarietà ai familiari per la tragica scomparsa dell’ingegnere italiano.

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