Francesco Belsito si dimette da tesoriere della Lega
Auspicate da molti esponenti della Lega sono arrivate questa sera le dimissioni del tesoriere Francesco Belsito, indagato per truffa appropriazione indebita e riciclaggio da ben tre procure, Napoli, Milano e Reggio Calabria. Arrivato nella sede del Carroccio in via Bellerio a Milano, dove le forze dell'ordine hanno compiuto anche alcune perquisizioni il tesoriere al centro dello scandalo, ha presentato le proprie dimissioni incalzato dai leader del Carroccio.
Tra i primi a chiedere un passo indietro a Belsito era stato l'ex Ministro dell'Interno Roberto Maroni, che aveva chiesto al Senatur di fare pulizia all'interno del partito dopo le altre vicende che hanno coinvolto uomini della Lega nelle istituzioni. Belsito però fin da questa mattina aveva commentato l'accaduto cautamente ricordando che le accuse andranno provate e dimostrandosi abbastanza tranquillo. Dalla Lega in tanti dichiarano di non aver nulla da nascondere nonostante le indiscrezioni indicano che nell'inchiesta sarebbero coinvolti come beneficiari anche esponenti della famiglia Bossi e Rosi Mauro.
Per evitare ogni associazione col Carroccio hanno imposto a Belsito di farsi da parte soprattutto con la volontà di Umberto Bossi con cui il tesoriere ha dialogato a lungo nella sede di Milano prima di firmare le sue dimissioni. Gli esponenti del partito infatti continuano a sentirsi vittime della vicenda e a dirsi pronti a qualsiasi accertamento della magistratura. Del resto ad avviare uno dei filoni dell'indagine a carico di Belsito è stato proprio un esposto di un esponente del Carroccio alla Procura di Milano.