Francesca Immacolata Chaoqui, chi è il “corvo donna” di cui si era fidato (sbagliando) il Papa
Non ha stupito praticamente nessuno negli ambienti vaticani la notizia che Francesca Immacolata Chaoqui fosse il “corvo donna” che passava informazioni riservate a giornalisti, a cominciare da Gianluigi Nuzzi, il cui libro “Sua santità” era stato al centro dello scandalo del primo “Vatileaks”. I rapporti della ragazza con lo stesso Nuzzi, con Dagospia, con giornalisti di Repubblica erano cosa nota da anni, da prima ancora che papa Francesco le riservasse un importante incarico in Vaticano. Proprio grazie a questo incarico, però, la Chaoqui aveva potuto accedere ad una quantità sempre maggiore di notizie da far girare fuori dalle mura del piccolo Stato al centro di Roma.
Eppure in molti avevano gridato allo scandalo quando Francesco, il 18 luglio 2013, aveva scelto Francesca Immacolata, laureata in giurisprudenza alla Sapienza, esperta di pubbliche relazioni, poco più che trentenne, per far parte del ristretto organismo di nuova nomina con il compito di controllare minuziosamente le finanze vaticane. Ai più, la scelta era sembrata incomprensibile.
Nata in un paesino della provincia di Cosenza nel 1981, sposata con un ingegnere informatico con rapporti con lo Ior, la banca vaticana, già dal 2010 aveva iniziato a costruire una rete di contatti con alti prelati che gravitavano attorno alla Santa Sede. La Chaoqui, in effetti, era ben nota negli ambienti vaticani da prima della sua nomina soprattutto a causa di alcuni tweet al veleno contro il segretario di Stato Tarcisio Bertone e per aver diffuso la falsa notizia che Benedetto XVI fosse malato di leucemia. Informazioni che, però, erano state taciute a Francesco, il quale, per evitare la figuraccia che sarebbe seguita ad una clamorosa marcia indietro, aveva deciso di tenere la Chaoqui al suo posto. E chi era il grande sponsor della Chaoqui? Già due anni fa il vaticanista di punta del gruppo l’Espresso, Magister, lo aveva indicato in Lucio Ángel Vallejo Balda, segretario della prefettura degli affari economici della Santa Sede e segretario e factotum della stessa commissione di cui Francesca Chaouqui era stata nominata componente.
Bergoglio si fidava di Vallejo Balda al punto di fare scegliere a lui i componenti da inserire nella commissione e tra questi era spuntata, unica donna, proprio la Chaoqui. Francesca era stata premiata, nonostante le sue scarse competenze nella specifica materia, con un incarico “con facoltà di accesso a tutte le carte più riservate”. Stamattina entrambi sono finiti agli arresti.