video suggerito
La cerimonia per il 20esimo anniversario della strage di Capaci
A Palermo sono arrivate le navi della legalità con a bordo migliaia di studenti che, insieme alle più alte cariche dello Stato, hanno dato il via alle celebrazioni per il ventesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, di sua moglie e della sua scorta.
Nel giorno del ventesimo anniversario della strage di Capaci, migliaia di studenti sono partiti da Civitavecchia e Napoli, sulle navi \"Giovanni e Paolo\", verso il capoluogo siciliano per ricordare il giudice Falcone e dire no alla mafia.
Le navi, messe a disposizione dalla Snav, sono state accolte a Palermo dai ragazzi siciliani che, con palloncini tricolore e striscioni, hanno voluto ricordare che \"Palermo è nostra, non di Cosa Nostra\".
\"Non bisogna mai stancarsi di cercare la verità sulle morti di Falcone e Borsellino. Non esistono ragioni di Stato che possano giustificare ritardi nella ricerca della verità\", le parole del premier Mario Monti a Palermo.
\"Giovani scendete in campo al più presto in nome della legalità\": è stato questo l\'appello commosso di Giorgio Napolitano, al termine del suo intervento durante la commemorazione del ventennale della strage di Capaci a Palermo.
Il ricordo delle stragi di Capaci e di Via d\'Amelio s\'intreccia con gli ultimi fatti di Brindisi che hanno ucciso la giovane Melissa Bassi. Sulle navi della legalità c\'erano tante sue amiche, tantissimi gli striscioni in suo ricordo nell\'aula bunker del carcere dell\'Ucciardone a Palermo.
Il chiaro riferimento, oggi, non va solo a Falcone e Borsellino ma anche alla giovane Melissa. Lo stesso Napolitano ha parlato dell\'attentato di Brindisi dicendo che i colpevoli saranno assicurati alla giustizia. Le sue amiche nell\'aula bunker: \"Vivremo per te Melissa, non lasceremo che la tua voce sia stroncata dal niente\".
\"Gli apparati dello Stato devono essere lontani dal sospetto di legami di prossimità con le organizzazioni mafiose\": le parole di Mario Monti che a Palermo, insieme al ministro dell\'Interno, Anna Maria Cancellieri, ha inaugurato un monumento ai caduti nella lotta contro la mafia.
La commozione del procuratore nazionale Antimafia Grasso: \"Ricordare serve a rivivere i sentimenti di sgomento, impotenza, rabbia, dolore, che ho provato davanti alle bare di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino\". Giovanni e Paolo restano dei punti di riferimento in cui credere, per il loro coraggio, la fiducia e la speranza che sapevano infondere.
Claudio Baglioni, davanti ai ragazzi presenti nell\'aula bunker, ha ricordato i tragici momenti che seguirono la strage di Capaci, poi dal palco ha cantato \"Noi no\", un inno popolare spontaneo - ha detto il cantante - perché \"noi artisti non siamo dei veri soldati, ma possiamo suonare le trombe per dare la carica\".
