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Giornata di follia a Seattle, uccide cinque persone e poi si spara

Cinque ore di panico a Seattle dove un uomo di 40 anni ha sparato a diverse persone uccidendone cinque. Poi, all’arrivo della polizia ha riservato un colpo per se stesso. È morto dopo qualche ora di agonia.
Follia-omicida-a-Seattle
Seattle per cinque lunghe ore è stata ostaggio di uno squilibrato che ha ucciso cinque persone. Poi, con la stessa pistola con la quale ha seminato morte e creato il panico, si è sparato.
In-un-video-il-killer-di-Seattle
Il killer di Seattle si chiamava Ian Stawicki, 40 anni, definito anche dal fratello un uomo che ultimamente “era arrabbiato col mondo”. Nel 2008 era stato arrestato per un caso di violenza domestica. È morto dopo qualche ora di agonia.
Uno-dei-corpi-delle-vittime-viene-rimosso
In base alla ricostruzione della polizia locale, la tremenda giornata di Seattle inizia in un caffè, vicino all\'Università di Seattle dove il killer ha sparato a cinque clienti del locale: due sono morti sul colpo, altri tre sono stati trasportati in ospedale, ma due di loro sono deceduti dopo poco e il terzo versa in gravissime condizioni.
Una-delle-vittime-in-ambulanza
Mezz’ora dopo la sparatoria nel Cafe Racer il killer ha aggredito una donna in un parcheggio per rubarle la macchina e scappare via. Anche la donna è stata assassinata a colpi di pistola.
All\'-arrivo-della-polizia-il-suicidio
Alle 16 ora locale, nella notte in Italia, la fuga del killer è finita: l’uomo, accerchiato dalla polizia che ha cercato di convincerlo ad arrendersi, si è sparato alla testa.
La-reazione-disperata-di-chi-ha-assistito-alla-follia-omicida
Seattle è una città che, all’indomani dell’ultimo sconsiderato gesto di un folle, vive nel terrore. Solo quest’anno nella città ci sono già stati 21 omicidi.
La-veglia-fuori-al-Cafe-Racer
L’omicida era un frequentatore abituale del Cafe Racer, il luogo di ritrovo degli universitari di Seattle preso ad un tratto di mira dal killer. Secondo quanto raccontato dal proprietario del bar ultimamente Ian era stato cacciato dal locale perché aveva molestato alcune persone.
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