Forte scossa di terremoto in Emilia, 7 morti, palazzi distrutti (Diretta)
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Sono sette i morti, causati dalla forte scossa di terremoto avvertita all'alba in tutto il Nord Italia, con epicentro in Emilia-Romagna: il sisma di magnitudo 5.9, forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 ha distrutto l'Aquila, è stato distintamente avvertito tutte in provincia di Ferrara. La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha confermato che in regione non ci sono stati crolli nè altre situazioni di particolare disagio. Le vittime sono: 4 operai (due alla Sant'Agostino Ceramiche, un'altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un'altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno), 2 donne (una 37enne tedesca a Bologna per lavoro e una ultracentenaria di Sant'Agostino) morte in seguito ad un malore percepito dopo il sisma.
Ore 18.10 – Arriva la smentita riguardo la storia della bambina salvata grazie ad una telefonata dagli Usa. Il medico in questione, raggiunto telefonicamente dall’Ansa, ha chiarito l’equivoco dicendo che non era stato lui. Sarebbe stata invece la mamma della bambina, in una delle numerose telefonate fatte per cercare aiuto, a digitare il numero di una persona che casualmente si trovava a New York, a sua volta laureato in scienze mediche che avrebbe dato il via alla triangolazione che ha salvato la piccola.
Ore 17 – Arrivato in ospedale, il vigile del fuoco ferito a Finale Emilia è apparso cosciente. Le sue condizioni non appaiono dunque particolarmente preoccupanti. In ospedale si sta recando il capo dipartimento dei vigili del fuoco, prefetto Francesco Paolo Tronca, che si trovava al momento dell’incidente nella sede del comando provinciale dei vigili del fuoco di Ferrara.
Ore 16.40 – Un vigile del Fuoco è rimasto ferito, probabilmente dopo il crollo di un muro della Torre di Finale Emilia. Portato in ospedale, le sue condizioni sembrerebbero gravi. Intanto, secondo quanto si apprende, è iniziata l’evacuazione dei malati dell’ospedale di Finale Emilia.
Ore 16 – "Al momento non risultano dispersi": lo ha detto il capo della Protezione civile, il prefetto Franco Gabrielli. "La preoccupazione maggiore, la priorità, allo stato, è l'impegno della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Modena e di tutti noi – ha continuato Gabrielli – di dare assistenza alle popolazioni già dalla prossima notte".
Ore 15.20 –L'ultimo aggiornamento del bilancio parla di sei vittime e di 50 feriti. Intanto è stata avvertita una nuova scossa di forte intensità che ha causato altri crolli a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara. Il sisma, durato diversi secondi, è stato avvertito anche a Bologna.
Ore 15– Il Presidente del Consiglio Mario Monti, per il tramite del sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà, ha conferito al Prefetto Franco Gabrielli tutti i poteri necessari a coordinare i soccorsi e l’assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto. Lo stato d’emergenza – si legge il comunicato – sarà formalizzato nel Consiglio dei Ministri per martedì. Il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna ha interessato anche le carceri, in particolare quella di Ferrara, dove la polizia penitenziaria, a partire dalle 4 di questa mattina, è stata costretta ad evacuare 500 detenuti. L’ha reso noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe. Secondo le prime stime della Protezione civile, gli sfollati nei territori colpiti dal sisma sono circa tremila. La maggior parte, circa 2500, si trovano nel modenese, gli altri 500 in provincia di Ferrara.
Ore 13 – Questa è la sequenza dei terremoti che si sono susseguiti nella notte in Emilia, secondo le rilevazioni dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Ore 12.50 – Nel racconto di una studentessa di 20 anni, Clarissa Dal Bello, all'Ansa, i drammatici istanti del terremoto che ha colpito stanotte l'Emilia e tutto il nord Italia: «Sono stati 20-30 secondi di autentico terrore: tutto tremava e ondeggiava, una rete di un materasso accostato alla parete mi è caduta addosso, poi il tonfo di un quadro che si è staccato e il rumore di vetri infranti. Non sapevo cosa fare, sono rimasta inchiodata al letto sperando che tutto finisse in fretta». Clarissa è di Treviso ma da due anni vive e studia a Ferrara condividendo con altre due studentesse. Ieri, però, era sola: «La scossa mi ha svegliato di soprassalto: il letto ondeggiava e tutto intorno a me tremava – rievoca la giovane con la voce ancora concitata – Per 20-30 secondi sono rimasta inchiodata sotto le lenzuola, ero paralizzata dalla paura. Quando il peggio è passato, ho sentito delle voci sul pianerottolo, mi sono messa qualcosa addosso e sono uscita anch'io. C'era tutto il condominio che correva giù dalle scale».
Ore 12.30 – Arrivano anche le parole di solidarietà da parte di Papa Benedetto XVI, al termine del Regina Caeli: «Il mio affettuoso pensiero va anche alle care popolazioni dell'Emilia Romagna colpite poche ore fa da un terremoto. Sono spiritualmente vicino alle persone provate da questa calamità: imploriamo da Dio la misericordia per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti».
Ore 12.25– «Stiamo chiedendo la dichiarazione di stato di emergenza nazionale in raccordo con il prefetto Gabrielli». Lo ha spiegato all'ANSA il presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani.
Ore 12.20 – C'è una settima vittima. Si tratta di una anziana donna di Sant'Agostino, in provincia di Ferrara, rimasta sepolta sotto il crollo della sua abitazione. I carabinieri ne hanno confermato il decesso.
Ore 11.50 – «I danni al patrimonio culturale, ad una prima ricognizione, risultano notevoli». Lo riferisce il Ministero dei beni e delle attività culturali in una nota. «Si stanno organizzando apposite squadre per le verifiche più accurate in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile».
Ore 11.40 – In Emilia-Romagna sono stati aperti i primi centri di accoglienza. Camposanto e Medolla, nel modenese, sono i comuni che inizieranno ad ospitare i cittadini le cui case saranno dichiarate inagibili. In serata anche Finale Emilia, San Felice e Mirandola saranno attivi altri centri di accoglienza. La Provincia di Modena fa sapere che non risultano feriti gravi, ma solo una cinquantina di contusi.
Ore 11.29 – Continuano in Emilia le scosse di assestamento del sisma che la scorsa notte ha devastato la zona tra Modena, Bologna e Ferrara. Nella mattinata, pur se di minor intensità, continuano ad essere avvertiti movimenti del terreno.
Ore 11.25 – Il primo bilancio della Coldiretti sui danni causati dal terremoto in Emilia è devastante. Si parla di «milioni di euro di danni per i crolli che hanno interessato gli edifici rurali con case, stalle, fienili, macchinari e serre lesionati» nella zona della pianura padana.
Ore 11.15 – Il terremoto ha provato ingenti danni anche nel mantovano. A San Govanni del Dosso e Poggio Rusco si sono aperte profonde crepe nelle rispettive parrocchie. Vicino a Ostiglia è crollata la guglia del campanile del Santuario della Madonna della Comuna. Segnalati danni anche nelle chiese di Revere e Felonica. Infine a Quatrelle la volta della chiesa è completamente crollata mentre sono stati segnalati gravi danni anche alla chiesa di Sermide.
Ore 10.55 – Nessuna speranza di ritrovare in vita l'operaio disperso nel crollo del tetto della fonderia "Tecopress" di Dosso di Cento, frazione del comune di sant'Agostino (Ferrara), causato dal terremoto. È quanto si apprende da fonti della Prefettura di Ferrara. Il cadavere sarebbe stato individuato in un punto sotto le macerie. In azione anche le unità cinofile. "Tecopress" di Dosso di Cento, frazione del comune di sant'Agostino (Ferrara).
Ore 10.21- Il capo dipartimento della Protezione civile, il prefetto Franco Gabrielli, è arrivata a Ferrara, dove è iniziato un vertice per fare il punto sull'emergenza terremoto.
Ore 10.10 – «È salva per miracolo». Così, lo zio della bimba di 5 anni, Vittoria Vultaggio, estratta pressocchè illesa dalla sua camera da letto nella località Obici, alle porte di Finale Emilia. Secondo quanto si apprende, la piccola sarebbe stata salvata grazie ad una telefonata dagli USA. Un medico che lavora a New York avrebbe infatti chiamato il 113, dopo essere stato allertato da una donna, sua paziente, che non riusciva a mettersi in contatto coi soccorsi, per segnalare la presenza della bambina sotto le macerie di un edificio. Il racconto dello zio: «Sono corso sul posto, ma i soccorritori stavano già lavorando. La camera di Vittoria, al primo piano, era stata travolta dall'antica torretta adiacente, peraltro fresca di restauro, il tetto le era crollato addosso ma due travi hanno retto e lei era sotto. Qualche ferita lieve a una gamba, molta paura, ma nessuna frattura. È stato un miracolo».
Ore 10.00 – L'arcidiocesi di Ferrara e Comacchio guidata da monsignor Paolo Rabitti ha deciso di non far celebrare le messe domenicali all'interno delle chiese nella zona colpita dal sisma. Tra queste la chiesa di Mirabella (nella foto che segue) visibilmente danneggiata. L’Alto Ferrarese è una delle zone più colpite dal sisma, al momento si registrano tre morti, tutti operai.
Ore 9.57– Nessun danno in Friuli, ma solo tanto paura in una Regione che in passato ha vissuto in maniera devastante l'incubo del terremoto. La scossa che ha fatto morti e distruzione in Emilia-Romagna è stata sentita in particolare nelle località balneari di Lignano (Udine) e Grado (Gorizia) e poi in tutto il Pordenonese fino a Udine. In ogni caso, la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha confermato che in regione non ci sono stati crolli nè altre situazioni di particolare disagio.
Ore 9.50 – Il forte spavento per il terremoto che ha colpito l'Emilia-Romagna e tutto il Nord Italia ha ucciso una ultracentenaria di Sant'Agostino, nel Ferrarese. La notizia è stata data dai soccorritori impegnati nelle ricerche dell'operaio disperso sotto le macerie della fonderia Tecopress. Un bambina di 5 anni è stata salvata a Finale Emilia, la piccola era sotto le macerie del palazzo crollato dopo la forte scossa.
Ore 9.30 – È tedesca, la donna morta a Sant'Alberto di San Pietro in Casale, nel Bolognese. Secondo quanto si è appreso, Gabi Ehsemann, si trovava in Italia per motivi di lavoro. Ad ucciderla, un malore che l'ha colpita subito dopo la scossa: la donna era a letto, molto agitata e aveva problemi di respirazione, poi ha perso i sensi.
I morti sono a Sant'Agostino (due) causati nel crollo di una fabbrica di ceramica, e uno a Ponte Rodoni di Bondeno, dove è caduto il capannone di un'azienda di polistirolo espanso. Una donna è morta d'infarto nel Bolognese, forse per lo spavento, ma in questo caso è tutto da accertare. A Sant'Agostino ci sono altri dispersi. Fra i morti una nonnina ultracentenaria, due lavoratori italiani e un giovane lavoratore immigrato
Ci sono ingenti danni anche in provincia di Modena, anche lì segnalati crolli. Scossa registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche minori una di 3.3 alle 5.35 e un'altra di 2.9 alle 5.44. L'epicentro nella pianura padana emiliana, a una decina di chilometri sottosuolo, sempre nella stessa zona, in provincia di Modena, dove secondo le forze dell'ordine si registrano una cinquantina di feriti non gravi.
A San Felice i danni principali: crollata la chiesa, gravi lesioni a molti edifici storici tra cui il municipio, e a Finale Emilia, dove per precauzione è stato evacuato l'ospedale. Evacuati a scopo precauzionale i pazienti piu' gravi e i neonati anche dall'ospedale di Mirandola. Fra l'altro oggi in Emilia si vota per le Amministrative: i seggi saranno regolarmente aperti informano dal Viminale.
Trenitalia comunica intanto che il traffico ferroviario è stato riattivato alle 7.45 su tutte le principali linee ferroviarie presenti nelle aree colpite dal sisma della scorsa notte. Aperte anche le linee ad Alta Velocità Bologna-Milano e Bologna-Firenze.
Si sta cercando un nuovo disperso alle porte di Sant'Agostino, un altro operaio, travolto dal crollo del tetto di una fonderia. Le prime stime parlano di 50 feriti, c'erano quattro ragazze ricoverate tutte in ospedale inizialmente malmesse ma si è appena appreso che se la caveranno.