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Fornero: “Riforma del lavoro in Parlamento anche senza accordo con i sindacati”

Il Ministro del lavoro si è detta fiduciosa in un accordo con le parti sociali, ma ha anche chiarito che in caso contrario il Governo entro la fine del mese presenterà la sua proposta di riforma del lavoro in Parlamento.
A cura di Antonio Palma
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Il Ministro del lavoro si è detta fiduciosa in un accordo con le parti sociali, ma ha anche chiarito che in caso contrario il Governo entro la fine del mese presenterà la sua proposta di riforma del lavoro in Parlamento.L'accordo con le Parti sociali ci sarà assicura il Premier Monti convinto che l'appuntamento di domani a Palazzo Chigi sarà risolutivo, ma in ogni modo il piano di riforma del lavoro sarà presentato in Parlamento anche senza accordo ha assicurato ieri Elsa Fornero intervistata a Che Tempo che fa. "Il tempo è limitato" ha detto la Ministra del Lavoro e dunque non si potrà discutere a lungo con sindacati e Confindustria .

Ottimismo per l'incontro di domani – I sindacati sono ancora spaccati soprattutto sulla riforma dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, ma la Fornero esprime ottimismo ed è convinta che alla fine non si tireranno indietro. Un fallimento della trattativa non conviene a nessuno pensa la Fornero, ma resta il fatto che "il Governo dovrà proporre al Parlamento la riforma" entro il più breve tempo possibile nell'interesse del Paese. Una riforma attesa dagli italiani ma anche in campo internazionale soprattutto in Europa, dove Monti si è già giocato la carta delle riforme del mercato del lavoro come già fatte.

Per la Fornero la riforma va oltre l'art.18 – Il Ministro ha confermato la sua impressione che il Governo stia facendo bene e a dimostrazione di ciò ha elencato le lamentele di quasi tutte le parti che per il Ministro sono sintomo "che si sta lavorando non per una parte ma per il Paese e per il futuro". Del resto un accordo di massima tra le parti sociali almeno sugli ammortizzatori e sui contratti è già stato trovato resta lo spinoso tema dell'articolo18 che, nonostante la Fornero dica di non ritenerlo il perno principale della riforma, lo è diventato di fatto. Anche la Marcegaglia ha già chiarito di non gradire una riforma al ribasso, ovvero o tutto o niente e la Cgil sembra ormai convinta che il Governo non voglia venire ad un accordo ma imporre i suoi progetti.

Il Pd cerca di mediare con i sindacati – Una riforma in Parlamento senza firma di alcune o di tutte le parti in causa è un'incognita, nonostante l'accordo tra i partiti raggiunto qualche giorno fa. Bersani aveva già chiarito che senza accordo ai tavoli il Pd si sarebbe sentito libero da ogni vincolo e proprio per questo sta cercando in queste ore, con l'appoggio della Cisl, di trovare un'intesa tra i sindacati confederali. L'obiettivo è di evitare tensioni sociali in un momento particolare per il Paese tenendo ben presente che la riforma del lavoro è ineludibile per il rilancio dell'Italia.

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