Fornero: “Boeri? Basta terrorismo psicologico su pensioni, giovani pensino al lavoro”
Dopo il desolante scenario presentato dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, sul tema delle future pensioni dei giovani precari, è intervenuta sulla questione Elsa Fornero, smorzando i toni ed etichettando la previsione del presidente dell'istituto di previdenza come "allarmismo ingiustificato". Boeri aveva dichiarato che i giovani di oggi potrebbero dover lavorare fino a 75 anni per percepire una pensione inferiore del 25% rispetto a quelle attuali o, peggio, ritrovarsi senza nessun reddito. L'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ai tempi del governo guidato da Mario Monti – e responsabile, tra l'altro, dell’ultima riforma delle pensioni – intervistata ai microfoni di Radio Cusano Campus, ha detto di vedere "molto rischio nella piega che ha preso questa discussione. Rischio e anche un po' di terrorismo psicologico e davvero non ce n'è bisogno".
Il vero dibattito va fatto, secondo Fornero, su un altro piano, quello del lavoro: "Non basta una legge per dare alle persone delle pensioni generose. Bisogna fare in modo che i giovani entrino presto nel mondo del lavoro con forme contrattuali il più dignitose possibile. Dobbiamo aiutare le persone a trovare lavoro e poi dire a chi non ce l'ha fatta che avrà comunque una pensione adeguata a carico della fiscalità generale". Basta, quindi, ad "allarmismo ingiustificato" sulla questione pensioni. Se di allarme bisogna parlare, questo deve essere focalizzato "sul lavoro non sulle pensioni che i lavoratori prenderanno tra quarant'anni", ha aggiunto l'ex ministro, che ha dichiarato di fare fatica "a immaginare un trentenne che pensa già alla pensione. La pensione non può essere la prima preoccupazione. La mia risposta a questo terrorismo psicologico è quella di ricordare che le pensioni non ci saranno soltanto se non ci sarà stato il lavoro".