Questa mattina, dando consistenza ai tanti rumors degli ultimi giorni, La Stampa rilanciava la nuova idea di Silvio Berlusconi: una lista civica composta da possidenti ed imprenditori, affidata alle capacità manageriale di Flavio Briatore. Già, quel Briatore. L'ex patron del Billionaire, pluridecorato team manager in Formula 1, "creatura" della famiglia Benetton ed attualmente protagonista del reality show "The Apprentice". "Discusso, controverso, spesso criticato, di sicuro un uomo che ha preso in mano la sua vita", così lo presenta il trailer della trasmissione in cui lo stesso Briatore sciorina il meglio della sua filosofia di vita: dal "non devi arrenderti mai" (originale, non c'è che dire) al "devi essere ambizioso, motivato e affamato", passando per "il successo è la miglior vendetta" fino al capolavoro di gordongekkiana memoria, "il businness non dorme mai" (che in parole povere significa?).
Ecco, quanto fossero avanzati i contatti fra Briatore e Berlusconi non è dato sapere, di sicuro c'è solo la smentita del Donald Trump de'noantri, riportata dall'adnkronos:
Garantisco che la politica e' una cosa attraente e piacevole ma vista da fuori, io non entrero' in politica. E' una cosa che mi interessa e tutti possiamo avere opinioni e parlarne, ma essere coinvolti e' un'altra storia. […] La politica dovrebbe essere fatta da gente che ha la passione, i politici dovrebbero essere quelli che ti fanno vincere i mondiali, e non mi sembra sia cosi' adesso.
Insomma, parole di buonsenso che scongiurano una candidatura priva di senso. Sia chiaro, non c'entra nulla la figura in se di Briatore, uomo certamente di successo anche se molto lontano dalla nostra idea di "modello di vita" (per tante personalissime ragioni). Liberissimo Briatore di scendere in campo, liberissimo il Cavaliere di pensare a lui come "surrogato". Il punto è capire fino a che punto la politica (questa politica) ed il Paese abbiano bisogno di figure come Briatore. Perché, casomai qualcuno non se ne fosse accorto, il Paese davvero non può più permettersi teatrini ed esperimenti coloriti, ma ha bisogno di una guida seria e responsabile, sorretta da una proposta politica efficace ed articolata, in grado di dare una risposta a problemi vecchi e nuovi. Non è davvero il tempo degli spot o degli uomini copertina, men che mai di salvatori della patria o novelli (ed autoritari) risolutori. Stiamo pagando profumatamente il risveglio dall'illusione berlusconiana, per una volta avremmo tanto bisogno di annoiarci con politici preparati, competenti e sostenuti da programmi in grado di tirarci fuori dal pantano: sarebbe questa la vera "novità" della politica italiana.
