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Flat tax, Luigi Di Maio: “Me ne faccio garante se sarà rivolta al ceto medio e alle famiglie”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, prende ufficialmente un impegno in tema di flat tax: “C’è tutto il mio sostegno se rivolta non ai ricchi ma, come abbiamo chiesto, al ceto medio, alle famiglie, alle imprese. Su questo mi faccio garante del suo inserimento nel Def e della sua prossima implementazione nei tempi previsti. Quello di cui non mi farei mai garante è lanciare slogan o promesse alla Berlusconi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La flat tax potrebbe essere una delle principali novità della prossima legge di Bilancio, se a vararla, in autunno, sarà l’attuale governo. E la flat tax è già da giorni tema di scontro tra i due vicepresidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Entrambi assicurano che si farà, essendo prevista dal contratto di governo. Ma sulle modalità di applicazione le divergenze rimangono. Oggi Luigi Di Maio assicura che “sulla flat tax c’è tutto il mio sostegno se rivolta non ai ricchi ma, come abbiamo chiesto, al ceto medio, alle famiglie, alle imprese. Su questo mi faccio garante del suo inserimento nel Def e della sua prossima implementazione nei tempi previsti”.

Ma Di Maio avverte pure: “Quello di cui non mi farei mai garante è lanciare slogan o promesse alla Berlusconi, come ho sempre spiegato settimane fa. Se diciamo la flat tax a tutti è una presa in giro e non ha senso. Cosa ci cambia se a pagare meno tasse è chi già dispone di una condizione di ricchezza sul piano economico e sociale? È evidente che ogni misura, se politica, deve essere costruita con uno scopo, altrimenti diventa uno spot elettorale e non va bene. Fa male ai cittadini e fa male anche alla credibilità di questo Governo”.

Nel Def il riferimento alla flat tax c’è, ma sembra essere – almeno stando alla prima bozza – molto generico: si parla di due aliquote, al 15% e al 20%, partendo dai redditi più bassi. Ancora, nel documento si spiega che "dal punto di vista della politica fiscale, la progressiva introduzione della flat tax ridurrà il cuneo fiscale sul lavoro e sarà coperta da una riduzione delle spese fiscali, salvaguardando quelle destinate al sostegno della famiglia e delle persone con disabilità".

Salvini commenta le parole del suo collega Di Maio che vuole fare da garante: “Bene, è un’idea della Lega. Più garanti ci sono, meglio è”. Mentre Forza Italia, con la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, torna all'attacco del governo anche su questa versione della flat tax: "Se anche dovesse essere inserita dietro fumose definizioni nel Def, sarà scritta sulla sabbia. Con la crescita allo 0,1%, il deficit al 2,4% è chiaro che le risorse non ci sono. Le previsioni di ricorrere alla spending review piuttosto che a un'inattuabile massiccio piano di alienazioni e privatizzazioni sono pie illusioni o peggio veri e propri inganni. Un governo che non ha la più pallida idea di come scongiurare il maxi aumento Iva previsto dalle clausole di salvaguardia (23 miliardi), non saprà trovare neanche le risorse per la tassa piatta".

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