Flat tax al 15%, Salvini: “Sarà per le famiglie fino a 50mila euro di reddito”
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, nel corso della registrazione di ‘Quarta Repubblica', che andrà in onda questa sera su Rete4, ha annunciato: "La flat tax la stiamo studiando fino a 50mila euro di reddito familiare. Stiamo facendo delle valutazioni e oggi non voglio vendere illusioni. L'obiettivo è scegliere il nucleo familiare come nucleo fiscale". Quanto alle coperture economiche per la misura, il ministro ha aggiunto: "12 miliardi è una valutazione. Può costare di meno o di più in base all'asticella. Ma costa il primo anno perché lo Stato incassa di meno; dopo, dal secondo anno lo Stato va in pareggio e poi incassa di più perché si liberano risorse ed energie".
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha subito replicato: "Ho sentito qui al Vinitaly Salvini annunciare che nel Def ci sarà la flat tax. Speriamo che abbia parlato ‘in vino veritas' perché due settimane fa la maggioranza ha bocciato la mozione di Fratelli d'Italia per introdurre la flat tax e dire no allo split payment e alla fatturazione elettronica, che impatta in particolare sulle piccole imprese. Su questi temi – ha aggiunto – continueremo a dare battaglia e ne parleremo il 13 e il 14 aprile alla nostra conferenza programmatica a Torino, città simbolo di quell'Italia che chiede più sviluppo, infrastrutture, crescita e uno Stato che creda nelle sue imprese".
Poi Salvini ha commentato la misura cardine del programma pentastellato: "Il reddito di cittadinanza è una scommessa, vedremo se aiuterà davvero a trovare lavoro o se incentiverà invece a restare lì in attesa di qualcosa: saranno i fatti a dirlo". Ieri sera i due alleati di governo lo hanno detto quasi in contemporanea: bisogna chiudere i campi rom. E il vicepremier leghista lo ha ribadito: "L'obiettivo è zero campi rom, in nessun'altra parte esistono campi come da noi ed i 99% degli abitanti campa sulle spalle del prossimo". Sugli scontri di Torre Maura a Roma, Salvini ha poi sottolineato che "la violenza non è mai la soluzione, basta far rispettare le leggi".
Sul capitolo Libia il ministro degli Interni, commentando la situazione, ha detto che "Noi come Italia siamo tornati ad avere voce in capitolo" e al G7 dei ministri degli Interni a Parigi "tutti hanno condiviso la nostra linea del dialogo e dell'evitare l'uso delle armi. Se qualcuno per motivi economici o mentalità colonialista vuole trarne un vantaggio rischia di fare un errore. L'Italia fa il pompiere. Come Italia – ha aggiunto – siamo protagonisti per cercare di evitare la guerra, semmai qualche Paese europeo ha qualcosa sulla coscienza. A me interessa risolvere i problemi e difendere i confini italiani".