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Fisco: presto l’accordo Italia-Svizzera per il rientro dei capitali

Entro i primi di marzo sarà pronta la norma che consentirà a chi detiene capitali “in nero” all’estero di riportali in Italia a condizioni favorevoli.
A cura di D. F.
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Entro il due marzo il governo italiano dovrebbe sottoscrivere l'accordo fiscale con la Svizzera: a renderlo noto è l'Ansa, che ha citato fonti dell'esecutivo che hanno assicurato che "siamo vicini a chiudere". A quanto pare l'accordo dovrebbe essere firmato intorno al 15 gennaio, mentre tutto il processo dovrebbe concludersi al più tardi i primi di marzo, termine fissato dal provvedimento sul rientro dei capitali per i Paesi "black list" (lista nera) per sottoscrivere patti fiscali con l’Italia e poter rientrare nella cosiddetta "white list" (lista bianca), portando "alla luce" i fondi illegalmente nascosti oltreconfine.

Quella del governo italiano è una mossa che intende stanare gli evasori fiscali riportando nelle casse pubbliche tra i 5 e i 6,5 miliardi di euro, grazie alla norma sul rientro dei capitali che consente a chi li ha trasferiti all'estero di riportarli nel nostro paese a condizioni vantaggiose. Non mancano tuttavia le critiche per quella che rischia di passare come una sanatoria: entro la fine di gennaio, infatti, verrà approntata la procedura che permetterà di "fare pace" con il fisco: i cittadini italiani che detengono in nero capitali all'estero avranno tempo fino al 15 settembre per "autodenunciarsi": se lo faranno potranno godere di pene e sanzioni ridotte e non saranno perseguibili per il nuovo reato di autoriciclaggio.

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