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Fincantieri: Bono ritira il piano industriale. I lavoratori festeggiano

L’amministratore delegato di Fincantieri Bono ha annunciato il ritiro del piano industriale che prevede la chiusura degli stabilimenti di Napoli e Genova. La decisione a margine del tavolo col Ministro dello sviluppo economico Romani e le delegazioni sindacali.
A cura di Alfonso Biondi
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Operai della Fincantieri

Hanno vinto i lavoratori, almeno per ora. L'amministratore delegato di Fincatieri Giuseppe Bono ha ritirato il piano industriale che prevedeva la chiusura degli stabilimenti di Castellammare di Stabia (Napoli) e di Sestri Ponente (Genova). "Il piano presentato nei giorni scorsi non era una novità per nessuno […] Sono una persona che si assume le sue responsabilità, ma con gli attacchi subiti da tutte le parti, da destra e sinistra, anche la mia forza viene meno. Ritiro il piano e spero che così si possano esorcizzare le tensioni"- ha detto Bono.

L'annuncio della decisione è arrivato a margine di un tavolo che si è tenuto a Roma cui hanno partecipato l'ad Bono, le delegazioni sindacali e il Ministro dello sviluppo economico Paolo Romani. Un passo indietro da parte di Fincantieri che ha restituito il sorriso ai circa 2000 lavoratori giunti stamattina a Roma per continuare ad urlare il proprio dissenso, anche in un'occasione delicatissima come questa. I lavoratori hanno appreso la notizia mentre si trovavano nei pressi dell'arco di Costantino e l'hanno accolta con applausi scroscianti.

Anche Romani è parso molto soddisfatto dell'accordo raggiunto. Il Ministro ha rassicurato tutti affermando che senza nessuna soluzione condivisa non verrà chiuso alcun cantiere di Fincantieri. Il riferimento, ovviamente, è ai due tavoli regionali che si apriranno nei prossimi giorni in Campania e in Liguria. Il governo metterà inoltre a disposizione gli ammortizzatori e sosterrà le nuove indicazioni dell'Unione Europea sulla cantieristica navale. Al termine del vertice, Romani ha poi detto di non sapere nulla circa le eventuali dimissioni di Giuseppe Bono.

La riunione s'è svolta all'Eur, nella sede distaccata del ministero economico e non al centro della capitale, come era stato inizialmente stabilito. Secondo i manifestanti il trasferimento in una zona più periferica è dovuto alla volontà dell'esecutivo di "nascondere" la protesta, dato che al centro della capitale erano presenti molte delegazioni straniere, giunte nella capitale per la festa del 2 giugno.

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